A Lucca più lungo e intenso. Come il caffè.

A Lucca più lungo e intenso. Come il caffè.

Vi capita mai di volere per forza visitare una città anche se in realtà non avreste tempo per farlo?
Dato che sono una da “ansia del vedere”, a me capita praticamente sempre.
Così ho intravisto Lucca, quella chicca di città che è piena zeppa di vecchie insegne, in fretta e felicemente.
Avevo visto la scritta dall’autostrada, ed è stato impossibile non chiedere una rapida deviazione, un po’ perché la sua fama era importante, e un altro po’ perché in fondo mi chiamo quasi come lei.

Mi immaginavo tutti nei bar a Lucca, anche perché è pur sempre Toscana, e poi come si fa a non stare in quei bar dalle insegne così belle, con dentro mille odorini buoni che si danno il cinque, misti a quelli di carta e petrolio di giornale, bianco o rosa, un aggeggio ingombrante scosso, ripiegato e dispiegato in continuazione da abitudinari signori che se lo passano come fosse un testimone.
E mi immaginavo bene.
Non mi immaginavo turisti a spasso a Lucca, cioè non così tanti. E invece eccoli lì spaesati, con il naso all’insù come per cercare sempre il nome di qualche via, a passo lento, lentissimo, così tanto che vorresti mettere un petardo a cinque metri da ciascuno di essi per farli smuovere un po’.
Oh zii, io sono abituata a Milano. Lavorare, produrre, pedalare, e stare sempre sulla destra, sulle scale mobili e un po’ ovunque in generale.

Non mi immaginavo così tanto rispetto per le cose vecchie e allo stesso tempo così tante braccia aperte per quelle nuove. Vicino ad una pizzicheria che non è più una pizzicheria, ma un negozio d’abbigliamento c’è un cartellone che annuncia Robbie Williams, e ad un antico negozio di materassi fa contorno un capannello di giovani che mangia in uno di quei bar ristoranti che ti da polistirolo e aria per pranzo, tofu e qualche germoglio, che entrambe sanno esattamente di nulla.

Mi immaginavo sarebbe stato breve ma intenso a Lucca, mi immagino sarà più lungo e allo stesso modo intenso. Come il caffè.

Abito: P.A.R.O.S.H.

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