Vario per non avariare

Io odio la noia, infatti o la evito, oppure quando mi si avvicina scelgo la via più comoda e facile: scappo a gambe levate prima che sia troppo tardi. E poi è davvero difficile che mi annoi, perché quando ho troppe cose da fare le faccio, quando non ce l’ho occupo il tempo non facendole (mi godo esclusivamente a me stessa), e quando non ho voglia di fare nulla do fastidio a Lina.

Se devo uscire con gente noiosa ma “utile”, la lascio macerare nella sua noiosa utilità (e sto a infastidire Lina), se devo andare a noiose conferenze stampe con trentotto speaker, dodici interventi extra e quattordici ore di slide numeriche in power point io dico “no”. Ho tanti libri da leggere, nuoto da fare ed una bici che non aspetta altro d’essere pedalata.
Idem per i vestiti (bada bene, non ho detto “Idem per la moda”): se mi vestissi solo o da Veronica Lake o da figliuola di Kurt Cobain o da Blondie avrei una vita davvero piatta, invece poiché mi garbano di molto le curve, i dossi e le rotonde vario, voce del verbo variare. Vario per non avariare, ovvero per non sentirmi danneggiata, per non sentirmi male, e quindi scadere nel banale.
E dato che i cenci servono per stare bene, io li uso tutti, faccio una variegata dieta stracciaiola.

Il primo giorno di fashion week avevo le palle girate come eliche in azione, causa metro, pioggia e tutti gli annessi e connessi, ma avevo un cappottino che più lo guardavo e più mi sentivo figa. Ma Albino è un genio, si sa. Poi avevo i miei calzini, quelli disegnati per Bresciani, con trilioni di cuoricini rossi abbarbicati, le mie punte verdi e la mia banana in vetta al capo,che tutti credono sia difficile da realizzare (in realtà basta arrotolare i capelli su un dito).
Il primo giorno ero una ragazza seria, il secondo una grunge tossica (per finta) al parco, mentre il terzo una tipa sportiva amante dei colori. Il quarto è oggi e non so, forse mi spiaccicherò addosso il maglione con le mini “Line”, senza cappotto così magari morirò di freddo. Vedrò.
Nel frattempo ho talmente tante cose da fare (ed è sabato), che prima di tutto vado ad infastidire Lina.

Cappotto Albino
Calzini Lucia Del Pasqua for Bresciani