Per il 1 giorno di Fashion Week non cambiare

Per il 1 giorno di Fashion Week non cambiare

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MFW, 1 giorno (e non lo scrivo in inglese perché ormai il “day 1” avrebbe anche abbastanza maciullato i maroni, che tra l’altro non ho):  piove, governo ladro. Il che vuol dire tante cose: gente che sfracassa le palle per sopra citate condizioni atmosferiche (tipo me), pozze-lago-d’Iseo, perché a Milano quando cascano due gocce si formano dighe con castorini e nutrie a dimenarsi nevrotiche tra i ciottoli; sandaletti, pregiatissime scarpe di pelle, calzettini fradici, sciupati, smerdati. Smandrappate con amici gay al seguito che le tengono per mano, le prendono in braccio (così si guadagnano un posto), e te le fanno sedere in braccio (a te) perché è impensabile una separazione tra amici del cuore, ci sono sempre. E ce n’è sempre una sopra di te, di amica loro, ed è sempre l’unica che non è secca.

Fashion blogger con shorts, cappelli da Esco-tt (da quella parte, grazie), ci sono sempre, Anna Dello Russo sempre più abbronzata, più secca esiste sempre, idem la Jo che parla da sola, ed è sempre in prima fila (sennò mena).  Uguale per le blogger (perché ovviamente sono sempre blogger), super truccate, conciate, taccate, sfigate, ignude con trecento sovrapposizioni (ma come faranno a essere svestite svestendosi? Certi “concetti” non li comprendo): anche codeste timbrano sempre il cartellino della presenza. Stessa cosa per la mandria di poracce che da anni si ostinano a sfoggiare gambe cianotiche, regalare soldi a Coppola per l’occasione e ad assumere posizioni come la sfinge egizia in Duomo, per elemosinare speranzose qualche uscita in www.seisolounasfigata.eu. Basta, le mode passano, anche voi, sì, per la porta d’uscita, grazie. Fotografi a scattare le tre dell’Ave: “célo” anche a sto giro (come vorrei non averceli).

Giri e girare in metro con tacchi e pioggia mi hanno fatto capire di essere veramente una sfigata, ma una sfigata felice, anche se a volte un po’ isterica.
Ma, cazzo di tempo del menga, domani voglio il sole e la mia bici sennò sciopero. Sciopero come i taxisti, così tutti gli altri possono usare Uber. Amo questi scioperi senza senso, penso che anche io ne farò uno.
Incontrare persone che ti riconoscono e che ti dicono: “Ti leggo sempre, scrivi in una maniera che mi fai pisciare dalle risate”, per me equivale ad orgasmo multiplo con tripla capriola e carpiato al rovescio. Incontrare cocchini con cui vai a mangiare, chiacchierare, fotografare è favola. Ci sono anche cocchini-favola nella moda.
Schiaffeggiarsi con botte plurime la testa per certe visioni para-normali, ontologicamente uno spera impossibili (e invece no) è la regola. Godere come conigli in calore dopo che una cessa con la giacca nera stretta che ha un braccio come due gambe di Rambo ti dice che non puoi entrare e tu invece entri perché non solo sei in lista, ma sei seduta in seconda fila. Godere a vederla cazziare: yes, mi dichiaro colpevole.

Parlare: io adoro parlare quando, come e con chi voglio io. Parlare con chi anche non sopporto alla vista mi provoca piacere. È una sorta di disciplina, di training auto-motivazionale, di auto insegnamento alla vita sociale di una che per metà è asociale. “Controllo e capacità di adattamento” la voglia chiamare.

Salutare dodici volte una persona, chiederle come stai e che sfilate ha dopo, o fare finta di non vederla? Forse oggi che sono stata brava ho fatto più la prima.
Mangiare o non mangiare? Mangiare. E io che volevo carboidrati oggi m’hanno dato verdure e proteine. Maledetti: i millefoglie a casa mia sono per definizione carbs.
Borsa grande o piccola? Dipende se vuoi lavorare o meno, se hai un cervello grande o piccolo.
Tacco o scarpa bassa? Tacco. Il primo giorno almeno voglio essere la figa di legno che non sono mai stata, e spero mai sarò. Ma volevo conoscere la sensazione.
Stasera non sono andata ad un party dove avrei fatto palesemente finta di interessarmi alla situazione settimanale di colleghe e non. Ho preferito sfondarmi di carboidrati che oggi m’hanno negato, e scrivere.
Ed è solo il primo giorno di Fashion Week, praticamente uguale a tutti gli altri primi giorni di FW. “Per il primo giorno di FW non cambiare, stessa spiaggia, stesso mare”.

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Comments are closed.
  1. eleonora

    19 February 2014 at 20:08

    Leggerti mi è piaciuto ma mi ha contemporaneamente fatto RI-bollire il sangue. Hai ritirato sù tutto quello che per scelta avevo buttato via. Buona fescionuic

    • Lucia

      19 February 2014 at 20:11

      Lascialo lì nel cestino, e tieni quello che hai lasciato fuori, facile 😉
      Grazie!

  2. Annamaria Maisto (#imnotafashionblog)

    19 February 2014 at 20:17

    …io ti amo ,ogni giorno di piú!

  3. Chiara

    19 February 2014 at 20:20

    Se ti incontro, allora sono autorizzata allora a farti venire un orgasmo multiplo con triple capriola e carpiato al rovescio?
    mi fa scassare l’ultima foto dove c’è la tipa con i taccazzi e quella gonna orrenda e la signora vecchietta con la gonna al ginocchio e il piumino, che probabilmente è una che sa il fatto suo o semplicemente la mamma la zia la nonna.:)

  4. Rita Talks

    19 February 2014 at 21:53

    è proprio il genere di post che volevo leggere sulla fashion week soprattutto su un blog come il tuo. l’ho condiviso sulla mia pagina. sei un mito e spero di incontrarti un giorno. xoxo Rita Talks

    • Lucia

      19 February 2014 at 21:54

      grazie Rita, di cuore.

  5. smilingischic

    19 February 2014 at 23:00

    Spero di incontrarti anche quest’anno, che tu non faccia finta di non vedermi ma che tu non mi chieda che sfilate avrò, perché ne avrò poche e perché quei pochi minuti di incontro abituali mi servano solo per fare un bel sorriso!
    un abbraccio

  6. jessica

    20 February 2014 at 0:02

    Una descrizione effervescente e naturale, brava lucia! Le foto sono meravigliose. Un reportage vero e proprio, non le solite rassegne di cose addosso a gente che boh. Grazie!

  7. Andrea

    20 February 2014 at 10:54

    Sei veramente un genio! sto ancora ridendo!
    Chapeau!

  8. Valeria

    20 February 2014 at 10:54

    Questo genere di post sono quelli che mi rendono felice di abitare lontano e perdermi la fashion week 😉

  9. LLAM

    25 April 2014 at 23:01

    Ciao , è la prima volta che visito il tuo blog, mi è stato suggerito da una collega blogger 😉
    Molto bello complimenti .

    Se ti và , ti aspetto sul mio blog http://www.looklikemodel.it
    Mi piacerebbe ricevere un tuo parere

    A presto al prossimo post

    LLAM