QVC: Quando Voglio Chicchessia

QVC: Quando Voglio Chicchessia

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Se domando alle mie amiche quale sia la loro droga le risposte più frequenti che sento sono: “la pizza nonostante sia a dieta”, il mio gatto/cane, le scarpe, la cioccolata, il caldo, e QVC.
Sì, QVC, ed io le capisco. Le capisco perché c’è un che di magnetico in quel canale che ti fa cadere nel turbinio del suo buco catodico, anzi digitale, per ore e ore senza che tu manco te ne accorga.
In verità l’ho cominciato a guardare dopo che Carlotta, la mia amica aretina doc, mi fece il lavaggio del cervello, qualche anno fa: “Lucia è una bomba, io e la mi’ mamma ci compriamo un sacco di roba!”.
La verità è che io mi ritrovo a guardare di tutto su QVC: zaini, creme, piastre, anelli che non comprerei mai e smartphone che comprerei subito (ho un problema con gli smartphone, ne vorrei uno diverso ogni settimana). Tutto a caso.
O forse per un mix di fattori: un po’ per nostalgia, un po’ per curiosità, un po’ perché uno dei miei sogni nel cassetto sarebbe presentare qualcosa almeno per un giorno, e un po’ infine perché ovviamente m’interessa.

Ogni volta che mi sintonizzo su QVC (o tv o online) penso al divano a fiori damascato della nonna Cecchina, che era la base d’attacco per deliberare cosa e se comprare alle televendite sui canali regionali. Le riflessioni erano più o meno sempre quelle: “Però conviene eh”, oppure “Ma insomma, con la spedizione viene caro…”, e poi “ma come sarà la qualità?”.
Fatto sta che pentole, lenzuola e copridivani non ce li ha fatti mancare nessuno, io ero l’addetta alla chiamata, ed anche quella che aspettava con ansia “l’omino delle televendite” che veniva a consegnarti il pacco a casa.
Adesso il copridivano ce l’ho rosso, e invece che la nonna che è sempre in Toscana c’è il gatto, che no, non mi aiuta a deliberare con un “miao” o meno, ma sta imbambolato con me davanti a elettrodomestici e smalti che passano davanti a rotazione.
A proposito di smalti, insieme agli smartphone sono la mia fissa. Ma talmente tanto che se peso la cesta degli smalti (sì, li tengo in una cesta)  m’arrestano per sovraccarico al mio appartamento.
I colori che preferisco: tutti. Il rosso rimane sempre un evergreen, anche se adesso sono in fissa per i colori perlati (il grande ritorno dei perlati e dello stile mamma con la cofana di capelli e le spalline belle gonfie) e naturali.
Uno dei motivi per cui non vado spesso a farmi manicure e pedicure è perché io in genere mi cambio smalto una volta ogni tre giorni, alle volte anche due, quindi non faccio altro che togliere e mettere, togliere e mettere, e così via, insomma io alle mie mani non do pace, come del resto ai miei capelli, dato che li tocco, li lavo e li “ingello” ogni giorno.
Di conseguenza applico per le mani la stessa logica dei miei capelli: olio e crema, olio e crema, olio e crema. In quantità industriali.
Ho provato i prodotti Alessandro International, sia crema idratante che olio per le cuticole che smalti, ed è stata una piacevole scoperta, soprattutto per gli smalti che si applicano molto facilmente (non so se siete attente come me a consistenza e pennellini, io da morire!), perché non sono pastosi, ma molto fluidi.
Ho scelto dei colori sobri per un look già abbastanza aggressivo, forse il rosso sarebbe stato too much, colorando ciascuna unghia in maniera differente e casuale, come al mio solito.
Risultato complessivo: promosso.
E ora avrei visto un borsone della Kipling…

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