Il giorno della lentezza

Il giorno della lentezza

SAMSUNG CSCQuando ero piccina mi dovevo alzare presto, mettere le calze bianche lucide (io odiavo le calze lunghe), farmi addobbare di trine e pizzi a più non posso sparpagliati tra colletti, calze, appunto, e camicette, per poi passare al parrucco (per il trucco era ancora presto) che constava sempre in una coda alta fissata da un fiocco in tulle fucsia o nero. Io guardavo troppi cartoni animati ok, ma mi sa anche mia mamma.
Sobria fin da piccola. 
La domenica era il giorno in cui dopo i cartoni animati sul divano verde ricoperto da un telo sennò il gatto sfasciava tutto s’andava a Messa, dopo la Messa si mangiava il panino al tonno e maionese del Bar Cristallo e poi tutti a pranzo con la Passat grigia dalla nonna Cecchina. Costole di maiale e patate assicurate, cibo fino alle 4 del pomeriggio.
La domenica era brillantina del nonno Cirillo, di cui tutti ne vedevamo tracce perché aveva il vizio di appoggiare la testa in ogni finestra della casa, le passava in rassegna tutte. La domenica era anche giacca per gli uomini e completi per le donne, era odore di pasta fatta in casa, del fuoco con la legna rubata al Prato Magno, era casa. Era un po’ lo stereotipo Barilla, che tutti critichiamo ma alla fine non ci dispiacerebbe essere in quella situazione, d’una famiglia perfetta intendo.
Quanti anni sono passati? Ok, tanti ma relativamente pochi. E la domenica è diventata “fuori da casa”: c’è il brunch, che poi è un pranzo manco delle 12, ma delle 13,30, non c’è più la Messa e i vetri di casa sono pulitissimi.
Tutto è cambiato, ma quando la domenica vado a pranzo fuori (non ho detto “brunch”), mi piace sempre avere qualcosina di più o meno elegante. Niente code con fiocchi, e trucco al minimo, la domenica è un giorno eccezionale, chi dice che lo odia è un pazzo. La domenica puoi passeggiare, goderti il sole, pedalare, mangiare, fare tutto quello che fai il resto dell’anno ma al rallentatore. E’ il giorno della lentezza.
La domenica dovremmo tutti spegnere il cellulare, ve lo dico io da qui (isola greca), che ho il telefono senza Internet: sono mille volte più connessa.

Abito Fornarina
Giacca H&M
Scarpe Miu Miu
Collana Joanna CaveSAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC

Comments are closed.
  1. Elena

    18 April 2014 at 15:39

    Simpatico questo post scritto con ironia!
    Carino il tuo abito.

    Elena

  2. Federica Di Nardo

    19 April 2014 at 12:41

    Che bel look <3

    The Cutielicious
    http://www.thecutielicious.com
    Federica

  3. smilingischic

    22 April 2014 at 13:08

    Me l’ero perso… questo bellissimo post! L’elogio della lentezza domenicale… ci si potrebbe fare un film …. tutto di titoli di coda! 🙂
    Sei splendida Lucia! Dentro e fuori. un abbraccio