Di cosa voglio ricordarmi per stare bene?

Di cosa voglio ricordarmi per stare bene?

Sono giorni questi in cui non esco, sto in tuta, scrivo, vado in piscina e sogno. Sogno un sacco, imbastisco certe trame di notte che vorrei accadessero realmente. Tipo stanotte ho sognato che portavo un cagnolino piccolo di un amico su un passeggino all’interno di una mostra, ma a che ad ogni piccola discesa cadeva su una moquette blu ed io ero dispiaciutissima, ma non potevo non ridere perché stavo pur sempre facendo da taxista ad un cane minuscolo!
Sono giorni in cui la mia mente è particolarmente attiva, non solo di notte ma anche di giorno; chi mi conosce sa che vado a nuotare soprattutto per farmi venire idee o per pensare, ieri infatti ho riflettuto su una delle parole a cui tengo di più del vocabolario: ricordo.
Sono l’amante perfetta dei ricordi: non li tradisco mai, li tengo sempre presenti, rendo loro omaggio in continuazione, ne faccio quasi una fede, uno stile di vita.

Allora mi sono fatta una specie di promemoria, tra una bracciata ed un’altra, chiedendomi: di cosa voglio ricordarmi per stare bene? Mi sono risposta così:

Ricordati di respirare con la pancia, ti rende più “grassa”, ma aiuta ad allontanare il Colpevole Supremo, lo Stress, e a correggere la postura.
Ricordati di far parlare le persone, e di farlo presente a quelli che si parlano sopra a vicenda. Non passerai da antipatica, ma da quella più matura.
Ricordati di salutare. Di dire buongiorno e buonasera ai vicini di casa, anche se non c’hai mai preso un caffè. Ci condividi comunque un palazzo.
Ricordati di chiedere “come stai”.
Di uscire di più. Le amicizie vanno coltivate condividendo esperienze, non solo Instagram Stories.
Ricordati di chiamare una persona che non senti da tempo, e dille che è stupido tenere il silenzio, romperlo alleggerirà i cuori di entrambe.
Ricordati di stare vicino a qualcuno anche se si ostina a dire “no, grazie”, perché in fondo lo vuole, e ne ha bisogno.
Di giocare. Il gioco è sottovalutato sia per piccini, ma anche per grandi.
Di iniziare un corso. Qua c’era l’idea del tango, ma non mi dispiacerebbe cominciare di nuovo a dedicarmi ai collage.
Ricordati di stupire chi ami e te stesso. Una delle defezioni moderne è la noia, ci possiamo fare poco, quindi prendi alla sprovvista, sorprendi, fai una cosa che non avresti mai fatto. Richiede sforzo, lo so, ma ce la puoi fare.


Di non sentirti in colpa nel fare vacanze. I giorni liberi ti spettano, non stare ad ascoltare chi dice il contrario, non farti prendere dall’ansia da richieste “urgenti”. Di urgente c’è solo la tua vacanza.
Ricordati di farti un regalo, e non parlo di un paio di scarpe d Zara, ma di qualcosa fatto da te: una foto stampata e incorniciata, una sciarpa, un quadro, una sacher.
Ricordati di pensare che andare dallo psicologo potrebbe farti solo che bene.
Di non dare per scontato. Nulla.
Di non parlare per inglesismi con chi non li capisce; è maleducazione.


Ricordati che per la vita vera non ci sono (ancora) le app, e che quindi per ottenere certi risultati devi muovere il culo.
Di dire “ti amo” anche se lo sappiamo già.
Di portare a termine almeno due dei tuoi dieci buoni propositi.
Di non risparmiare troppo. I soldi mica te li porti nella tomba.
Ricordati che imparare a fare ciò che da troppo tempo dici di non saper fare ti farà sentire dio. Anche impostare una stampante.
Di consumare meno plastica. Non so bene come, dato che le bottiglie di plastica pesano meno, ma ingegnati.

Di comprare frutta al mercato dall’omino di fiducia.
Di scrivere anche a mano e leggere più attentamente. Lo so che leggi duemila cose con superficialità e poi alla fine ricordi poco e niente.
Ricordati di sognare. È gratis.
Di mandare al diavolo chi non avevi potuto fino ad ora perché “ti serviva”. Se è una persona di merda in realtà non ti serve a nulla.
Di spegnere il telefono ogni tanto.
Di avere la manicure sempre perfetta, e se non ce la fai stai senza smalto.
Ricordati di andare a ballare. Di vestirti comoda e fermarti solo quando le gambe non reggono più.
Di rispettare qualsiasi essere vivente diverso da te. Chi è diverso è come te, ma con qualcosa in più.
Di fare qualcosa per rinnovare la tua casa, ti farà sentire nuova.
Ricordati di andare al bar al mattino, e di ascoltare i racconti di qualche anziano.


Ricordati che non sei perfetto, né invincibile, errare non è la fine del mondo, è una parte di noi; immaginate la fatica che ha l’Onnipotente che non può permettersi di sbagliare.
Ricordati di bere di più. Lo so che tieni l’acqua lì sulla scrivania, ma poi non la tocchi.
Ricordati che la nostalgia non è solo quella triste, anche se il vocabolario dice il contrario.

 

 

 

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  1. Valeria

    31 January 2019 at 11:17

    quante cose da ricordare 🙂 ma le ricorderò sicuramente,mi hai ispirata e forse un quadro me lo compro sarà il mio regalo per quest’anno. Allora Buon Anno pieno di cose buone 🙂