Scatto matto

Scatto matto

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Che poi uno si diverte in centomila modi. A ingoiare botte di Negroni, o a uscire con pezzi di negroni, ad  auto-attaccarsi la febbre del sabato sera, o ad incollarsi ai piedi con l’Attak le ciabatte con due mega facce di Minnie, ad andare fuori a cena con gli amici, o a raccattare quegli stessi amici e portarli a casa a giocare a Masterchef (sembra il giochino più di tendenza).
Io mi diverto spesso, e lo faccio infastidendo Lina, scattando foto ai vecchietti, andando a nuotare, al cinema, a mangiare, in sostanza mi diverte fare (quasi) tutto.

In genere a tutte diverte farsi truccare perché in quel momento nelle donne si innesca un meccanismo di unicità, di bellezza soggettiva, di “bel” protagonismo che fa esplodere in loro una (sana) esaltazione da “wannabe a diva”.
Ovviamente io che sono un uomo non traggo molto divertimento nel farmi truccare, in genere, perché mi da fastidio quando mi stendono il mascara, quando mi truccano gli occhi come una sposa del paesino in provincia di Enna negli anni Ottanta, quando mi fanno gli zigomi alla “Anna Oxa”, o quando mi conciano le labbra come se m’avessero picchiato (ho le labbra normali, non le voglio più grandi con un rigo che m’arriva al naso, grazie).
Prima ho detto “in genere” perché da Dolce & Gabbana, al corner in Rinascente mi sono divertita da matti (infatti ci sono stata tre ore).
Perché: 1) I make up artist sono nello stesso tempo alla mano ma super professionali 2) Spendono tempo e parole a spiegarti qualsiasi cosa tu voglia sapere 3) Sono simpatici, tutti 4) Sono bravi nel loro lavoro.
“Ti facciamo il trucco come quello di Scarlett ok?” Sì, tanto non ho dubbi, il risultato sarà esattamente lo stesso. Preciso e sputato proprio.
Allora ho scoperto che: il concealer funge, che si possono mixare tipologie di correttori e anche di fondotinta, che i rossetti rossi sono sempre quelli che mettono d’accordo uomini e donne, che non riuscirò mai a farmi un eyeliner perfetto, per questo mi sono attrezzata delle nuove matite di Giorgio Armani con sfumino,  e che lì in Rinascente al corner Dolce & Gabbana ci tornerei tutti i giorni.
Poi: le sopracciglia. una volta che me lo sono fatte “toccare” per la prima volta da Benefit, è stato tutto un salire. Le nuove matite di Dolce & Gabbana The Brown Liner sono una scoperta sensazionale. Prima di tutto perché all’interno di ogni cofanetto ci sono dei consigli fondamentali per avere delle sopracciglia non da Emanuela Folliero, che partono dal riconoscimento della propria forma, da quelli che servono a valorizzarla. Ovviamente la mia forma è  la Mediterranean, perché se avessi delle sopracciglia Glamour o Fashion avreste tranquillamente il permesso di rinchiudermi. Quattro sono i colori (anche questi volendo si possono mischiare), delle matite con pettinino e mine triangolari per applicare meglio il prodotto (e credetemi, è una caratteristica che fa la differenza). Insomma; si possono toccare le sopracciglia senza stravolgerle. Pensavo questa cosa non fosse fattibile, invece…
Tuttavia la cosa più fantastica che ho scoperto è la seguente: la cipria, con confezione dorata, e alla cui chiusura produce un rumore che a sua volta mi fa produrre pensieri che partono dal 1920, è l’accessorio fondamentale di ogni borsetta, prima del cellulare e del borsello. Solo per il rito, il gesto, solo per il gaudio nell’udire quello scatto di chiusura, nel percepire quel profumo d’acqua di rosa, solo perché quando la tiri fuori e ti guardi nel suo specchietto per aggiustarti il trucco, non si sa perché ma ti senti come la donna più sexy del mondo.

Dolce & Gabbana The Brown Liner
Dolce & Gabbana  Classic Cream lipstick Rouge a levres Classic Creme
Dolce & Gabbana Passioneyes Duo Curl and Volume
Dolce & Gabbana The Councelear Eclat Parfait
Dolce & Gabbana Perfection Veil Pressed Powder (caramel)
Giorgio Armani New Smooth Silk Eye Pencil
Evian Brumisateur Facial Spray

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