Caro Giulio, ho le gambe grosse

Caro Giulio, ho le gambe grosse

 

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Ho il mio hater di fiducia, Giulio, che sicuro è un fake, che mi ispira sempre tanto sentimento.
Giulio ce l’ha con le mie gambe, che sono palesemente grosse, ha ragione. Giulio, bello de’ mamma, ciccio bello de’ zia, hai ragione. Che ti devo dire di più? No perché mi fa tenerezza che questo ragazzo stia a ribadire, da solo, sempre lo stesso concetto, no? Sta lanciando inconsci segnali di solidarietà da mesi, che qualcuno li colga.
Core mio, Giulio, sono solo 25 anni che vado in piscina, per 12 ho fatto ginnastica ritmica, e mi muovo solo in bicicletta. Aggiungici che mi garbano pizza e gelato, quanto fa? Fa che ho le gambe grosse.
Luce dei (non-certo-miei) occhi, manifestati, vieni qui a tastare il muscolo della coscia, per favore. Così tocchi con mano che ho le gambe prima grosse, poi forse anche un po’ grasse, e non stai a punzecchiarmi sempre sullo stesso argomento. Voglio dire, se vuoi fare l’hater, fallo per bene. Che tra l’altro tra qui e Vanity, ti sto pure facendo diventare famoso.
E poi basta, “have a nice day”, in generale. Voglio tornare su uno di quei luoghi più comuni per finta del nostro secolo: io sto davvero bene così, non secca finita, non stecco del Cremino, non stuzzicadente Samurai. Sto bene così tonica e senza addominale, sto bene così donna, non bambina (e poi, oh, mica sono obesa). Inutile che qua dicono: “Ah sì, la donna ci piace in carne”, e poi si vedono sempre più orde di mostri con occhiaie e viso emaciato (che va parecchio di moda) del peso di due etti con coradella annessa. E poi si vedono le modelle considerate curvy già dalla 42, praticamente. Che “ridere”. Diciamo sempre le stesse cose convincendoci che siano vere e giuste. Ma poi nessuno ci crede. Io invece ci credo, sul serio, credo nell’equilibrio.
Io davvero sogno la Kim Novak con il culotto tondo sotto quel tailleur grigio e il seno che esce dal vestito nero con scollo a cuore ne “La donna che visse due volte”, o la Sophia Loren di “Ieri, oggi, domani”. Per me quelle sono femmine, io così mi sento femmina, ma la femminilità pare sia una cosa soggettiva, quindi non sto certo a dire che le eccessivamente magre non sono donne, anche perché alla fine la femminilità una ce l’ha soprattutto dentro. Sul serio. Puoi pesare 100 come 40 chili. “Femminilità” intesa non come qualcosa di volgare, ma estremamente raffinato.

Tutto ciò mi ha fatto riflettere sul concetto d’ironia: pare siamo tutti bravi a sparare merda, dimenticandoci che si può benissimo criticare con ironia, invece di criticare crudelmente e basta. Invece no, bisogna sempre parlare male, essere maleducati, volgari, bisogna sempre essere troppo seri, litigare con se stessi per scatenare litigi con altri sconosciuti, bisogna essere sempre troppo convinti del nostro giudizio come se fosse quello universale. E che in realtà, ve lo dico, non lo è.
E’ come se ci volesse troppo, troppa fatica, troppo sbattimento nell’imbastire un pensiero che non sia per forza offensivo, che sia sarcasticamente ragionato, elegantemente pungente, quindi per far prima si dice ciò che il nostro cervello cuce all’istante e che spedisce già confezionato, con tanto di occhielli e merletti, diretto alla bocca.
Lo sapete no, che io sono quella che dice sempre tutto quello che pensa, tutto, che critica, ma il modo diamine, il modo è fondamentale.
Lo sapete tutti che sono una stronza, ma non mi sono mai sentita in dovere dire palesemente: “Sei un cesso, fai schifo”. Se lo dico, lo dico in un altro modo, ma non penso di averlo mai scritto. Eppure il web, internet, è come se ci facessero sentire tutti in dovere, tutti giudici potenti di quella stessa rete, di quel network, nel quale prima o poi, continuando a sputare acide sentenze senza fondamenta, ci s’invischia.
Era un post “morale”? Mi sa proprio di sì (che poi scritto da me, può far ridere, ma per una volta ero davvero poco ironica).

Giacca e completo in pelle Drome
Borsa Pinko
Occhiali Vogue Eyewear
Bracciale Fornarina

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Comments are closed.
  1. MAurizia

    20 January 2014 at 12:57

    Sempre meglio grosse che stecchite, io le gambe che hanno la stessa circonferenza di polpaccio e cosce le trovo orrende! W le gambe normali, perchè se mi permetti un commento le tue sono normali, grosse è un’altra roba… Baci

  2. Modemoiselle

    20 January 2014 at 13:02

    Insomma, come dice la tua borsa, YEAH!

    http://WWW.MODEMOISELLE.IT

  3. Rita Talks

    20 January 2014 at 13:10

    Ciao Lucia ti seguo da un po’ e sono anche io blogger, una ancora piccola piccola ma già con degli haters. Come rispondergli? Con la tua ironia. Complimenti. xoxo Rita Talks

    • Lucia

      20 January 2014 at 13:11

      grazie Rita, ironia e cervello, sempre 😉
      Baci

  4. Marta

    20 January 2014 at 13:26

    prima di tutto per scrivere cose sarcastiche ed ironiche bisogna essere dotati di un’intelligenza acuta che purtroppo non tutti hanno. Del resto si sa è più facile far piangere che ridere!
    seconda cosa io le tue gambe le conosco da un bel po’ e più che grosse sono muscolose e ben costruite…insomma sane, genuine…un po’ come te!
    concludo dicendo che se questo Giulio è ossessionato dalla parola “grosso” è forse perché ha a che fare con qualcosa di molto piccolo tutti i giorni che siano attributi nel caso sia davvero un uomo oppure cervello nel caso sia un fake al femminile.
    with all my love..la tea bischera di fiducia

    • Lucia

      20 January 2014 at 13:27

      Maggi I love you, ci vediamo dopo <3

  5. Piero(il fidanzato nintendo)

    20 January 2014 at 14:24

    io penso che passare il tempo ad ODIARE una persona sia una perdita dello stesso. Quindi, HATER=PERDITEMPO. Perchè preoccuparsene dunque?

    […]la lor cieca vita è tanto bassa,
    che ’nvidïosi son d’ogne altra sorte.

    Fama di loro il mondo esser non lassa;
    misericordia e giustizia li sdegna:
    non ragioniam di lor, ma guarda e passa”.

    no?

    • Rita Talks

      20 January 2014 at 15:11

      Magari queste persone non sanno che dietro il nostro lavoro c’è tanta cura e dedizione.

    • Lucia

      20 January 2014 at 19:03

      Io non odio, sia chiaro, la riflessione finale era: possibile che non si sia capaci di criticare in maniera ironica, ma di fare per forza i maleducati?

  6. Sara Maduzzi

    20 January 2014 at 16:25

    “non ti curar di loro ma guarda e passa”. Si e ogni tanto spiegagli anche come si sta al mondo.
    Brava Lucia, mai banale e sempre brillante!
    Sara

  7. Alessia

    21 January 2014 at 13:13

    Dovresti essere contenta cara Lucia..Immagino che per questo caro (o cara) Giulio le tue gambe siano la cosa più bella a cui pensare durante la sua giornata.
    Altrimenti per quale motivo una persona che ha altro di bello a cui pensare durante la sua giornata dovrebbe essere ossessionato dalle tue gambe enormi ed orribili (????? O.o ?????)?
    Hai un blog spaziale, due gambe spaziali e il tuo look in queste foto è spaziale.
    Non amo tutti i tuoi look ma amo la tua ironia, come porti quello che indossi e Lina.
    Purtroppo stultitia est fecunda mater..L’intelligenza è dei pochi.

  8. Chiara

    21 January 2014 at 13:55

    Penso che parametrare le comunicazioni sull’aspetto fisico è il triste risultato di un paese culturalmente in declino.

  9. Chiara

    21 January 2014 at 13:56

    Correggo sia il risultato (congiuntivo) ! -:)

  10. mary

    23 January 2014 at 15:54

    io invece trovo che tu sia estremamente cool!!!
    The Fashion FAD not only fashion blog
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  11. Lia

    26 January 2014 at 16:23

    Probabilmente questo Giulio la tua ironia manco la capirà. Ma noi si, e ci piace tanto!
    Grazie 🙂

  12. Marta

    30 January 2014 at 10:41

    ahahahah sei troppo simpatica 😀