LA LUCY AL SECOLO BARBIE, OGGIDì POLITAN

Ormai un po’ di gente lo sa, non posso più nascondere il mio passato: in tempi pochissimo sospetti avevo un blog. Per giustificarmi di ciò che vi sto per dire vi stiro sulla spianatoia una pasta di tre punti: 1) Ero adolescente 2) Era Splinder 3) Tutte amavamo il rosa, avevamo pochette morbidose e magari profumate irrorate di brillantini che s’appiccicavano anche all’amica di tua sorella via telefono, e volevamo essere un po’ “bambole”.
Chiarito questo adesso vi dico cosa sto per dire: il mio primo blog, primissimo e remoto si chiamava Barbie Lucy. La buona notizia è che se state già provando a googlare (e so che lo state facendo) spiacenti, ma il sito si è autodistrutto come i messaggi dell’ispettore Gadget.  Forse si era accorto di essere improponibile da solo, dato che c’era una frase libertina di Oscar Wilde e una stracciacoglioni di Giacomo leopardi a intermittenza (classici adolescenziali) e bum…. cavolo dovrebbe succedere così anche con quei blog ridicoli che comprano fan/followers e si presentano alle aziende come guru planetari e le aziende ci credono. Vabè.

Ad ogni modo questo non è lo stile propriamente Lucy, adesso sono più dark che pink (forse), anche se me lo dovete dire voi quale sia il mio stile, dato che non l’ho ancora capito manco io (ma meglio così). Ma quando ho visto quel vestito con i Mini Pony fluttuanti tra felici arcobaleni in festa non ho capito più niente. Un po’ perché i Mini Pony sono i Mini Pony, non so se rendo, un po’ perché in una delle mie altre vite lavoravo in un ufficio stampa che si occupava di giochi, anche dei famosi cavallini colorati, di cui ne ho ancora testimonianza fisica sul mio frigorifero.

Ormai tutti sapete che sono una nostalgica, che fui Barbie Lucy, che ero una banalissima bimbaminkia (un po’ anche ora), e adesso sapete anche che le mie gambe sono più bianche delle nuvole stampate sul vestito.
Mi sa devo andare al mare.
Abito Manoush
Borsa Orciani
Occhiali Tom Ford
Scarpe Prada
Foto di The Old Now