Timida e sfrontata: quanto c’entrano i social?

Timida e sfrontata: quanto c’entrano i social?

Invidio molto a certe mie amiche la loro estrema sicurezza, il loro essere convinte e sfrontate. 
Che poi, a rigor di logica, dovrei esserlo anche io, visto che mi faccio fotografare, e sono abituata a dire le cose in faccia. E invece no, non mi riesce mica. O meglio, mi riesce in maniera selettiva.
Prima di fare il mestiere che sto facendo (non chiedetemi quale per l’esattezza) amavo stare sempre al centro dell’attenzione, da buona e brava Leone, attaccare bottone con gente a caso sempre e comunque. 
Poi non so cosa sia successo, ma per ragioni di comfort ho preferito stare un filino in secondo piano, nella vita vera intendo.
Mi vergogno alla follia quando mi faccio fotografare in luoghi con tante persone, scappo dai flash perché mi sento a disagio, una wannabe vip (con i flash intendo i fotografi che stanno sui red carpet di alcuni eventi), non dico mai con certezza “quello mi guarda, gli piaccio”, non lancio sguardi da accalappiatrice (ora poi no di certo, sono fidanzata), insomma sono diventata un po’ una rincoglionita dal punto di vista sociale ed emotivo. 
D’altra parte, invece, professionalmente parlando, non ci penso due volte a cantarle, idem con le amiche se c’è qualcosa che non va. In più amo stare davanti alla telecamera.
Per la fotocamera invece dipende; a volte m’imbarazzo persino a fare foto non di profilo, ma frontali.
Mi chiedo spesso se tutto ciò dipenda anche dalla conquista dei social network sulla mia vita non solo social ma anche sociale (la vita vera, insomma). 
I social hanno influito sul mio “nuovo” modo di essere? Oppure sono semplicemente cambiata io?
Anche voi vi fate questa domanda?

Posto il fatto che cerco di usare i social network in maniera più sana possibile, non modificandomi a tal punto di essere uguale a Naomi Campbell (con le app tutto è probabile), tenendo il telefono lontano dalla tavola o quando sono con qualcuno, penso sempre più al fatto che così come i social ci abbiano resi così sfrontati online, ci abbiano anche aiutato a diventare più conigli nella realtà. 
Non sto dicendo che non mi piace essere così come sono, però sono diversa, e credo sia proprio per la confusione tra social e sociale.

Questo week end sono stata al party di Black Mirror, Netflix. Ingresso riservato a chi aveva più di 1000 fan. Come ho scritto nello status di Facebook, tutto era imbastito in modo da essere provocatorio, però ho conosciuto più di una persona che ha cominciato a parlarmi entusiasta solo perché avevo più di diecimila followers su Instagram. Su Instagram, che è realtà virtuale. Allora lì mi sono vergognata ancora di più. Tremendamente.

Foto di Mauro Mattia Serra
Make up: Mac Cosmetics
Look: Paul Smith

Comments are closed.
  1. caterina

    17 January 2018 at 20:45