Così fastidioso che m’innamorai di uno Nudo

Così fastidioso che m’innamorai di uno Nudo

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Ci sono quegli odori che non ti puoi apparentemente godere al 100%, ma che in realtà poi capisci che basta meno del dovuto per apprezzare la loro natura.
Prendi l’incenso della chiesa per esempio: quando ancora c’andavo all’inizio quasi m’infastidiva quel profumo troppo intenso, tanto che non potevo far entrare tutta l’aria che avrei voluto nei miei polmoni, perché quell’odore  è come se ad un certo punto m’andasse a tappare il naso.
Ieri Lino, un ragazzo favoloso del corner Dolce & Gabbana Beauty, e che tutto sa di profumi, mi ha detto: “I profumi sono ricordi”. Ed in effetti quell’incenso che ho odorato al Pitti W era quello di Sant’Agostino, o forse di San Francesco, era Don Sergio, era le mie calze bianche lucide, perché io le volevo lucide, era il panino al tonno e maionese delle 11,30 al Bar Cristallo.
Quell’incenso del Pitti era di Nudo, una fragranza di Morph, un marchio italiano che non conoscevo, e che non ho potuto respirare fino in fondo. Non ce l’ho fatta. Solo dopo che l’ho lasciato riposare, che l’ho lasciato vergine sul mio polso, senza farlo litigare con l’altro (polso), l’ho sniffato tutto.
Non dico “sniffato” perché il profumo ha l’odore riprodotto in laboratorio della pianta di coca, ma perché così ho realmente fatto.
“I profumi sono ricordi”. E mica solo per me: all’interno di ogni confezione Morph ci sono delle storie; dentro Nudo c’è un foglietto che racconta di un nonno colombiano e di Lola.
E chissà perché si chiama Nudo. Chissà perché un profumo legato al sacro dell’incenso e al profano della coca ha un nome così sexy e allo stesso tempo pure un nome vergine.
Un nome che contraddice e allo stesso tempo afferma la sua stessa essenza “bipolare”, e che in-carna perfettamente tutto ciò che è moderno, perché ciò che è moderno è irrimediabilmente scisso tra il credere in qualcosa e il non, tra il conformismo e l’anti.
Non voglio parlare di un profumo come qualcosa di sociale, di più grosso di ciò che forse in realtà sia, ma le associazioni mi ci hanno portato naturalmente. E alla fine non c’è niente di più naturale del nudo. Niente.
Io mi sono innamorata di questo liquido così carnale, così cattivo e rude che ti attrae proprio perché ha qualcosa che non va, qualcosa che non fa talmente tanto per te che alla fine ti fa da calamita.
Più uno (profumo) è stronzo, più attrae: sempre la stessa storia. SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSCSAMSUNG CSC SAMSUNG CSC

Comments are closed.
  1. Komayer

    11 September 2014 at 13:37

    Questo nudo e’ la copia di black afgano di nasomatto , come tutta la linea sono la copia di tanti profumi che conosco , quindi chi ha inventato questa linea che facesse altro invece di fare i profumi perché quelli li sa solo copiare .

    • Rostavili

      5 June 2016 at 1:31

      Sta calmo.. Non tutti capiscono di profumi , questo intanto è una di una felicità immensa sentirlo addosso…

  2. Pasquale

    18 October 2016 at 19:06

    Salve io sto cercando un profumo simile al Blak Afgano……. l’equivalente c’è l’ha un mio collega ed è bello, stasera ho sentito Morph (Nudo) e sul cartoncino non mi sembra uguale……….. bello però…….. la pelle è un altra cosa …….. sfuma meglio…… datemi un consiglio, grazie mille ……. Pasquale da Verona!!

    • Lucia

      19 October 2016 at 9:59

      io lo trovo un profumo di qualità e molto particolare. In più non svanisce in un’ora.