IL DEUS DEL RETRO’

Stamane pensavo ad una risposta che detti (sì, passato remoto) a Luca domenica, dopo una sua constatazione eufemistica “tanto te spammi poco”. Gli dissi (sì, sempre passato remoto) nel linguaggio delpasquese che secondo me “chi merita va spammato a manetta”.
Traduzione: sei bravo, quindi metto te e la tua attività su tutti i miei canali social e dico verbalmente all’umanità che hai fatto qualcosa di figherrimamente faigo (odio quest’ultima espressione).
Le motivazioni sono varie: una è perché mi gaso a vedere cose che mi piacciono, a percepire l’impegno che ci è stato messo, la seconda è che sono alla vecchia maniera, nel senso di meritocratica, e poi perché “così è perché mi pare”.

Vincenzo Lombardo l’ho conosciuto grazie al mio “spionaggio instagrammale” nei confronti di Walter di Nssmag, che un giorno postò (passato remoto) una foto di un negozio figo, e quel negozio era di Vincenzo. Potrei riassumere il motivo principale del mio interesse nei confronti di Retrò, lo shop appunto, in una parola, vintage, ma non lo farò (futuro).
Il negozio è stato aperto all’interno di uno spazio, in via Thaon di Revel 3 a Milano, che tempo fa (anni fa) andai a visitare e non mi emozionò perché a mio parere era troppo fighetto per la zona di Isola. Mi sa avevo ragione.
Adesso invece il concetto è tutto basato sulle moto: appena si entra c’è un negozio Deus Ex Machina (favola), poi il Deus Cafè, sul quale spero di farvi presto una bella review (sono tre giorni di fila che ci vado), e al piano di sopra Retrò, con una parte dedicata alle moto e all’abbigliamento per biker.

Allora: c’è tutto il vintage. Tutto e soprattutto non ammassato, non “puzzolente”, ordinato e frutto d’una ricerca infinita che è palese.
Una delle cose positive è che ho trovato diversi zaini, i bomber americani con gli stemmi, tanti vestitini di quelli che piacciono alla Lucy e i leggings colorati (un paio è nell’ultima foto, ma ho già preparato un post ad hoc). Ho messo gli occhi anche sulla salopette con shorts, solo che dovrei eliminarmi un po’ di cellulite o abbronzarmi talmente tanto da far sembrare che non ce l’abbia.
Una cosa invece che ha destato il mio stupore è l’ottima condizione delle scarpe, che in genere manco prendo in considerazione.
Il fatto che non mi spiego invece è che io non ho una moto (purtroppo), anche se sogno da sempre una Hornet nera, non ci capisco nulla di motori, non compro Quattroruote o quello che è, ma la parte dedicata alle due ruote non me la sono certo saltata a piè pari, anzi l’ho considerata alla stessa maniera diel vintage shop puro. Sarà un segnale? Diventerò mica una biker? Prima devo diventare ricca per potermene comprare una dopo tutte le altre cose che vorrei (tra cui banalmente andare in India e in Giappone).

Per tutte le fave lesse che mi scriveranno “Sì, ma le cose fighe solo a Milano”, Retrò è anche online e potete comprare tutto, quindi chetatevi in partenza.
Per tutti quelli che dicono che Isola “Isola chi, come, cosa?” beccatevi questo e questo meraviglioso spazio in via Thaon di revel 3. Ecco.

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