Posseduta dal magico potere sbrodoloso

Posseduta dal magico potere sbrodoloso

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C’è chi è disposto a farsi togliere tutto, tranne che il proprio Breil, e chi come, tutto tranne che Lina.
Ribadisco: guai a chi mi tocca Lina, anzi “La Lina”, che come le più tradizionali e classiche fighette di legno milanesi è pure dotata di secondo nome, Frida, anche se per gli amici intimi si chiama solo Lina.
E comunque lei è fighetta davvero, per svariati motivi: prima di tutto è un gatto, e quindi tale genere include già uno status leggermente snob, è coccolosa nella maniera di Giucas Casella, cioè solo quando lo dice lei, ovvero se la prendi in braccio non ci sta manco a morire, a meno che non ci si piazzi lei di sua spontanea volontà e decida di starci anche per ore e ore consecutive (tipo quando lavoro o dormo), gioca solo o con un vecchio laccio di scarpe, non ne vuole altri, o con i sue due fidati topini, e mangia poco e selezionatissimi-issimi-issimi prodotti.
Ecco il cibo: ho provato tutte le scatolette del mondo, mousse, straccetti, consistenze morbide, gelatinose e più liquide, tutti i gusti del pianeta terra, e anche d’Uranio e di Marte, ma la mia micia è un filino difficile, e si nutre o veramente di poco, o si annoia subito del prodotto in questione.
Quante volte sono andata nel negozio di animali sotto casa a prendere quelle crocchette per gatti con appetito difficile, e alcune hanno pure funzionato, ma solo per un po’.
“Ah, lei è la signora – e già per il fatto che mi chiamino “signora” dovrei non tornarci più – del gatto che non mangia?”.
Sì, sono io. Mi sento ogni volta come la mamma che va a scuola e l’insegnante le dice che la figlia schifa la mensa.
“Va bene maestra, allora o le infilerò il cucchiaio in bocca o le darò dei ricostituenti”.
Le piace il tonno, quello che mangio io, ma solo dell’Esselunga e in barattolo in vetro, mica scema, poche altre cose di altri marchi da gatti, e nient’alto cibo umano.

Prima di accettare di provare i nuovi prodotti Gourmet in realtà Lina li aveva già assaggiati, perché la donnina del “famoso” negozio mi aveva già dato tre bustine, e regalato pure un piattino brandizzato.
Siamo avanti, io e la bestiola.
Bene, la riprova che Lina sia una figa di legno è che ama le Gourmet Soup, ovvero le zuppe. Insomma, lei il cibo spazzatura di bassa qualità lo schifa, predilige delicati brodi da condividere assolutamente con nessuno, nemmeno con la sua amica Barbie (agevolo le foto in basso).
E invece quando si strafoga con le zuppe manco respira, le puoi fare di tutto mentre lei mangia che tanto non si smuove manco a morire.

Le combinazioni di gusto sono quattro: filetti di tonno naturale e gamberetti interi, filetti di tonno naturale e verdure, filetti di tonno naturale e acciughe ed infine pollo naturale, tutte servite in un delicato brodo.
La micia preferisce tonno e gamberetti e pollo naturale, specie il secondo, lo dimostra il fatto che una volta, mentre lei stava divorando il rancio, le ho messo e dismesso ben due papillon, e tutto ciò non l’ha mossa minimamente.

Se anche voi avete un gattino bellino come il mio, ma d’altra parte non esistono gatti brutti, potete raccontare la sua esperienza nel provare le Gourmet Soup nel sito di Gourmet. Io di materiale a tal proposito ne ho parecchio, solo che in ogni foto Lina pare un po’ pazzerella, in quanto apparentemente posseduta dall’ammaliante Potere Sbrodoloso.
Ma da brava mamma dico: “Oh, almeno mangia, e manco la solita zuppa!”.

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