MEGLIO PITTI CHE MAI

MEGLIO PITTI CHE MAI

allestimento

Stavolta non sono stata così tempestiva, forse è il primo anno che non posto dopo massimo cinque ore dalla chiusura di Pitti. Il motivo è solo uno: no stress. Nel blog ci devo scrivere quando e come mi va. In questo periodo, difatti, non sto mantenendo i miei standard di un post al giorno, lo so, ma il fatto è che ho sì meno lavoro, ma più sbattimenti pratici e più attenzione dedicata al totale restyling del blog.
Finalmente faccio ordine. Anzi, non è vero, forse ne faccio meno; “faccio ordine” nel senso che passo a wordpress e che ci saranno delle categorie (incasinate lo stesso, ma così sono io) per ciascun argomento trattato (che sono tanti).
Insomma alla fine mi sono giustificata come a scuola, quando, credo, a nessuno gne ne freghi una mazza, ma ormai non sto a cancellare frasi. Selezionare da-a è più sbatti che scrivere. Alla fine meglio Pitti tardi che mai. 

Quindi, cara Lucy, come è stato questo Pitti?

1) Dopo un’estate invernale, ha praticamente rappresentato l’afoso Solstizio di un’estate impaurita (ora non s’è vergognata di uscire allo scoperto). Quindi è stato caldo, ma questo è solo un ripetutissimo luogo comune.

2) Interessante, come al solito, perché è Firenze, per gli amici fiorentini e per i prodotti. Tra le tante fantastiche scoperte ci sono stati Kinloch, un marchio di cravatte e foulard con stampe che mi hanno fatto schiantare dal ridere, i disegnini di bici all’interno dei pantaloni PT (lo sapete no? La Lucy e la bici), le scarpe con i finti pallini da scoppiare di Verba e i pacchianissimi zaini di Not of this hearth con cose appiccicate un po’ a caso.

3) Pieno di giacche doppiopetto. Troppe. Oh basta, via.

4) Straripante di persone che al secondo discorso dicevano “Eh guarda, non ho manco mangiato”. Eh guarda, cretino te, io sì.

5) Zeppo di amici palesemente contenti di vederti e viceversa.

6) Zeppo di “amici” palesemente scontenti di vederti e viceversa.

7) Sempre un casino con la connessione, Wifi e spine occupate o assenti per caricare il telefono.

8) Troppo, ma davvero, pieno di personaggi disinteressati al prodotto, ma estremamente interessati a loro stessi.

9) Stancante, ma ci farei la firma trenta volte. Il Pitti è una delle cose più fighe che ci sia, anche se parlo senza mai avere fatto il Bread & Butter.

10) Bello.

barbisio

bellfield
boglioliopenjpg boglioli
bresciani caruso caterina2
cor corsine deus
duedilatte duedilatte2 flogg flogg2
gabrielepasini2 copia gas2 gas4 gasvalentino

geospirit2geospiritgeospirit3

gstar3gstar2gstar4
haikure haikure2 hard times
hypanema icasamadre icasamadre2
ilbisonte2
ilbisonteilbisonte3 ilbisonte4
kinloch lardini 2
ilbisonte2 le pandorine
manebì massimorebecchi notofthis2 notofthisearth

 

 

 

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