KIWI IL CANE (PROBABILMENTE) PARLANTE

Il Pulcino Pio è idealmente l’apoteosi della reazione a catena di uno scatto violento di nervi facile-agile, praticamente il sottofondo non ideale delle donne che fanno piangere il mare Adriatico con i loro sgambettamenti scoordinati e cellulitici da acquagym, Alvaro la Mucca è la versione zarra e XXL (che mi fa sballare) di Alexa Chung con la salopette e gli zoccoli da olandese (quelle che fanno le cool hanno una collezione di zoccolame non indifferente), e l’Ape Maia è la compagna con i capelli crespi che mai vorresti avere, ma che purtroppo esiste, e che nella maggior parte dei casi ti rompe pure i maroni.
E poi c’è Kiwi il Cane, che a differenza dei colleghi pulcini, mucche ed api, ho incontrato l’altra sera in occasione del suo compleanno, e che in realtà è un umanoide, in grado di scartare regali e di rispondere alle domande. Se lo avessi intervistato penso non si sarebbe negato, anzi “a” perché è F di femmina. Secondo me è tipo Ted, parla ma in segreto, per forza dai.
Premetto che:
1) Potrei dare un braccio per quelle feste in cui c’è la Coca Cola nella boccia di plastica che quando la vuoi è finita e devi chiedere a caso “dove puoi trovare una nuova bottiglia”, e le torte su dei vassoi con la lama del coltello appoggiata che te ne fa intuire il ripieno. E a casa di Kiwi e di Cristiano, il suo babbo, c’era tutto ciò.
2) Non pensavo esistessero feste per cani, infatti quando sono stata invitata ho esclamato: “Festa per cani?!”. Poi ho capito che il party di Kiwi il Cane (non la chiamo La Cagna perché pare brutto) non è stata affatto una cosa “eccessiva”, ma un momento per stare insieme e poi festeggiare ovviamente lo human-dog.
3) Quando vedo qualcuno più creativo di me mi rode
4) Non ho mai visto tanti modelli rinchiusi dentro una casa e non in giro con skateboard e cappellino o al Carrefour di via Farini
5) Andare alle feste è sempre un’esperienza
6) A chi mi chiederà “Ma dai, voi fashion blogger andate alle feste di cani” io risponderò tranquillamente di sì. Anche perché Kiwi la invidio un po’, ha il trucco permanente che vorrei e che mi eviterebbe un sacco di sbatti: sopracciglia castane e uno smoky eye di un certo livello che circonda degli occhi giganti che no ho mai avuto.
I regali. Io ovviamente sono stata l’unica che ha sbagliato regalo perché ho pensato bene di prendergli un collare con i teschi che le sta in una zampa invece che al collo, infatti mi sono vergognata non poco (sono la solita gallina), gli altri sono stati dei geni: c’è chi le ha regalato un cappellino imbottito camo, chi un collier, una ciotola tempestata di brillocchi colorati, chi dei cioccolatini per cani ed infine biscotti da fare con le relative formine. Cose che voi umani non avreste nemmeno potuto immaginare.
Quel che è certo è che:
1) Ho ben 362 giorni per preparare ed escogitare il regalo più figo per il prossimo anno, visto il flop di quest’anno
2) Ho trovato un’altra persona che ha i cuori addosso come me
3) Dopo il vino ci sta bene il limoncello
4) Potrei volere un cane ma dato che non posso potrei prendere un gatto, anche se poi avrei paura di lasciarlo anche due giorni da sola. Quindi m’attacco.

Grazie al padrone di casa Cristiano, a Stella, Giulia, Matteo Volta che mi ha passato queste favolose foto, e a Kiwi che è d’una cocchinaggine imbarazzante. E poi forse a qualcun’altro ma sono una gallina e non ricordo.