“Conosciamoci meglio” di Bayer: quando pubblico e privato dialogano

“Conosciamoci meglio” di Bayer: quando pubblico e privato dialogano

Maria, io questa busta la apro. La apro perché di là ci sono persone intelligenti che vogliono bene alla mia città adottiva.
Come si può apprezzare dalla mia parlantina non sono milanese, ma io Milano la amo perché mi ha accolta e braccia prima semi aperte, poi spalancate, e perché rientra in quei canoni di bellezza non standard di cui mi faccio da sempre portavoce.
La città della Madonnina la fotografo e la racconto da anni, la scopro senza avidità, ma con dolcezza, perché non voglio stare dietro ai suoi ritmi folli, la rallento piuttosto.
Sono “famosa” per i miei tour in periferia, specie nelle trattorie e nei bar; io stessa abito davanti alla Maggiolina, un quartiere che se non conoscete dovete invece darvi una mossa (anzi, gli ho dedicato delle Stories in evidenza sotto il titolo di CULTURA).
Questa foto, per l’appunto, è stata scattata nel campo da basket a due passi da casa mia.
Tutto questo per dire che io quella busta l’ho aperta perché dietro c’era Bayer a chiedermi di supportare un’iniziativa legata alla città di Milano, dal titolo Conosciamoci meglio.

Bayer non nasce in Italia, ma da centoventi anni è milanese, passando da Porta Ticinese a viale Certosa nell’ultima metà di secolo. Per festeggiare questo compleanno e rendere omaggio alla città, l’azienda ha voluto aprire al pubblico le porte del nuovo Centro Comunicazione Bayer, rendendo fruibili gli spazi di una realtà così radicata nel tessuto cittadino, qualificandola come polo culturale per i cittadini e i residenti della zona.

Sono appena tornata dalla conferenza stampa a Palazzo Marino, mi sono sentita una persona seria, anche se nella Sala Brigida c’avrei voluto fare uno dei miei balletti, dove a tal proposito Pierfrancesco Majorino, Assessore Politiche Sociali, Salute e Diritti ha fatto un intervento interessante, palesando la volontà di intensificare un dialogo tra Bayer e la città, andando a rafforzare un rapporto pubblico/privato che rappresenta il consolidarsi di un’alleanza per la cultura della salute e dei diritti.
Questa iniziativa si inserisce nel piano quartieri di Milano, quindi va a promuovere una riqualificazione materiale e immateriale delle periferie che il Comune sta realizzando.

Dunque “Conosciamoci Meglio” è un ciclo di dieci incontri nei quali autorevoli relatori dialogheranno con i cittadini su temi d’interesse e rilevanza sociale come salute, innovazione, fenomeni di attualità e le nuove sfide legate alle scienze della vita; il programma è ricco e realizzato in partership con UNAMSI (Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione), l’associazione di giornalisti che ha come obiettivo quello di offrire una corretta divulgazione medico-scientifica al grande pubblico.
Stamane è stato proprio Franco Marchetti, il Presidente, a svelare il prossimo appuntamento, l’8 novembre in viale Certosa 120, che riguarderà le fake news, e ad anticipare altre tematiche come i falsi miti delle diete, il cyberbullismo e lo smart working, presente anche in Bayer, dato che la relazione è uno dei valori primari dell’azienda, parola di Monica Poggio, AD Bayer Italia.

In tutto ciò c’è più di una morale della favola: la prima è che sono fiera di essere cittadina di Milano, che è in costante innovazione e pulsa di iniziative intelligenti e stimolanti come questa, la seconda è che la bellezza di questa città sta anche nelle periferie, con i loro punti “tradizionali”, il loro stile di vita e luoghi d’interesse, la terza, non in ordine di importanza, è che Bayer sta offrendo a tutti in maniera gratuita la possibilità di informarsi, la quarta è che questo è un magnifico esempio di aggregazione positiva.

 

 

 

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