Le navi da crociera esistono davvero, non solo nei film

Io pensavo che le navi da crociera fossero tipo Cinecittà. Non credevo esistessero davvero. Perfino quando ne vidi una invadere Venezia (mi fece pure un po’ paura) pensavo fosse la mia immaginazione che imbastiva quelle scene dei cartoni animati in cui ad un certo punto l’arrivo del cattivo è anticipato dalle tenebre che scendono lentamente e imperturbabili. Sì, pensavo fosse un cartone.
Le navi da crociera per me esistevano solo nei film o telefilm. Tipo Love Boat.

“Vuoi venire a Civitavecchia a provare dei trattamenti a base di vino… a bordo di una MSC?”

Era il mio momento.
Devo ammettere che nell’istante in cui l’ho vista dominare mare e anche cielo ho continuato a credere fosse un ologramma, continuando a domandarmi, anche spudoratamente e a voce alta, come fosse concretamente possibile che “tutta quella roba lì” potesse galleggiare.
(Bionda).

La MSC Meraviglia ha un ascensore, dove non c’è segnato il piano diciassette perché porta sfiga, una Galleria Meraviglia che manco a Beverly Hills, delle scale scintillanti al quinto piano che quelle della Notte degli Oscar sono più sobrie, qualsiasi tipo di ristorante, un Mini Club che si avvale della partnership di Lego, dunque altro che Mini, un Bowling, una manciata di piscine, una Sala Giochi avveniristica, un Acqua Park, un Casinò. Un casino. Di cose. Incredibili. E le ho viste tutte con i miei occhi. Niente di tutto ciò era fatto di cartone, o era un cartone stesso.

Finalmente ho la riprova che le navi da crociera esistano anche all’infuori delle pellicole.

Vi dirò di più: quando mi hanno fatto provare un trattamento corpo della linea Lajatica firmata Bocelli Wines nella MSC Aurea Spa ho avuto la conferma definitiva, dato che una ragazza vera mi ha toccata, massaggiata, mi ha fatto una specie di incantesimo fino a farmi addormentare per poi risvegliarmi più bella di prima.
La Spa balinese è un’altra grande parentesi all’interno della nave: appena entri, sempre come le soggettive nei film o nei videogiochi, ti vengono incontro decine di ragazze che spuntano da porte laterali, corridoi o dalle tue spalle, tutte sorridenti all’ennesima potenza, a darti il benvenuto.

Ora, se l’effetto dei trattamenti Lajatica è lo stesso che ti rende come le donne della famiglia Bocelli, io mi vedo costretta a passare i prossimi mesi in crociera, dato che quel giorno c’erano presenti anche la moglie di Andrea Bocelli e anche quella del fratello. Pazzesche loro.
Se cotanta bellezza è il frutto del potere del vino, comincio subito con la vinoterapia.

Bocelli Wines, così come MSC, è un’azienda a conduzione familiare: la famiglia Bocelli produce vino artigianale da centottanta anni (lo sapevate?). Il vigneto è attualmente gestito da Alberto Bocelli, fratello di Andrea, che ha iniziato la sua collaborazione con MSC Crociere in occasione dell’esibizione alla cerimonia del battesimo di MSC Poesia nel 2008.
La linea cosmetica di vinoterapia Lajatica prende il nome dalla località toscana Lajatico, che io da toscana non conoscevo: è qui che la famiglia Bocelli possiede da sempre la propria tenuta, il cui vigneto ne è il cuore pulsante.

La nonna Andreina era famosa per la sua deliziosa composta di uva rossa ed erbe selvatiche che utilizzava per idratare la pelle. Questo “segreto di bellezza” è stato poi tramandato per generazioni, e studi e ricerche scientifiche hanno poi confermato queste sue innovative intuizioni.
Ed ecco Lajatica.
I trattamenti alla vinoterapia nella MSC Aurea SPA saranno disponibili a bordo della MSC Seaview, la nave che verrà varata il 2 giugno a Civitavecchia.
Se non prevedete crociere, no panic, i prodotti sono acquistabili anche nello shop online Lajatica.
Il mio consiglio? Lo scrub marmellata d’uva, antiossidante, levigante e rigenerante.