A spasso per le strade di Rotterdam, l’Olanda che non ti aspettavi

A spasso per le strade di Rotterdam, l’Olanda che non ti aspettavi

Sarò sincera: per quanto sia cintura nera di viaggi, per quanto trascorra metà del mio tempo saltellando da un paese all’altro, da una città all’altra ad ogni angolo del globo, ogni volta in cui ho pensato all’Olanda, l’unico pensiero che mi veniva in mente era solo Amsterdam.
Amsterdam con i suoi coffee shop, i suoi canali che fanno tanto la Venezia del nord, con tutti quei tulipani colorati da fotografare, le sue casette storte e persino le ragazze in vetrina.
Insomma sì, ogni volta che fantasticavo sul paese arancione per eccellenza pensavo solo alla sua capitale. E invece mi sbagliavo, e mi sbagliavo di grosso.
Un po’ per caso e un po’ per totale incapacità di trattenere le mie chiappette d’oro nello stesso posto per più di una settimana di seguito, ho deciso di volare a Rotterdam e vedere che aria tirava da quelle parti. E ho fatto benissimo.
Ho scoperto una città giovane, all’avanguardia e rivoluzionaria, dove essere cool fa talmente tanto parte della normalità e del tessuto sociale che non ci si deve neppure sforzare di essere cool.
Insomma, Rotterdam è uno di quei posti giusti che tutti dovremmo vedere prima o poi; una meta perfetta per un fine settimana all’insegna di tanto, tanto design.

Considerando che quando non sono in viaggio scrivo, ho deciso di condividere con voi 5 cose da fare a Rotterdam per convincervi a puntare immediatamente la vostra bussola verso il sud dell’Olanda ed esplorare una delle città più fighe d’Europa.

1 – Design, design e ancora design
Che i paesi del nord avessero il pallino per l’architettura e il design non era proprio un mistero, ma che avessero la capacità di rendere tutto a dir poco pazzesco… beh, io questo non lo sapevo.
Iniziate il tour alla scoperta dell’architettura di Rotterdam partendo dalle case cubiche di Piet Blom: una serie di case a forma di cubo capovolto costruite e progettate all’inizio del 1900. Insomma, ditemi voi se non stanno avanti gli olandesi!
Vi ritroverete a trascorrere tutto il tempo con il nasino all’insù per ammirare edifici dalla forma bizzarra – tra cui anche la famosa stazione di Rotterdam Centraal – e a domandarvi se ci sia una relazione concreta tra la legalizzazione delle droghe leggere in Olanda e i progetti disegnati dagli architetti autoctoni.

2 – Tutti a tavola
Le cose stanno più o meno così: per quanto riguarda la mia esperienza personale, credo che esistano due tipi di paesi al mondo. Quelli in cui si mangia bene e basta (come l’Italia, la Thailandia, la Grecia, il Giappone e blablabla) e quelli in cui ahimè le tradizioni culinarie locali sono praticamente nulle e, pur di non morire di fame, nasce la necessità di rubare e riproporre piatti che appartengono a paesi che, invece, sanno cucinare. Eccome.
Bene, per quanto l’Olanda faccia parte della seconda categoria, la scena di food di Rotterdam saprà accontentare anche il più esigente dei foodie là fuori.
Dal suo passato colonizzatore l’Olanda ha assorbito influenze esotiche, come piatti della tradizione africana e del Surinami, sapientemente alternati a ristoranti asiatici, fusion, italiani e chi più ne ha più ne metta.
Imperdibile un giretto al Mercato Coperto di Rotterdam, la cui superficie è grande come un campo da calcio e ci si può sbizzarrire a suon di prodotti freschissimi di ogni tipo, dai formaggi stagionati a donuts caramellati.


3 – Chi ha detto vintage?
Alzi la mano chi, non appena messo piede in una nuova destinazione, corre su Google per scoprire quali sono i migliori negozi vintage in zona.
Se anche voi fate parte del club #oldisbetter, dovete andare subito da Posse, un concept store che vi farà impazzire. Un vecchio spazio industriale con vista sul fiume dove potersi fermare a prendere un caffe o qualcosa da bere e sedersi tra cimeli vintage di ogni tipo.
Da vecchi mobili a manichini, stampe, giradischi e tantissime altre cose che vi faranno venire voglia di prenotare un aereo privato e portarvi tutto a casa.
Uno di quei posti super fighi che fanno tanto Brooklyn dove troverete di tutto: dallo studente in pausa alla coppia hipster e persino alla famigliola felice in pausa pranzo.
Da non perdere, credetemi!

4 – Prendi l’arte e mettila da parte
Non sono esattamente una tipa da musei. Viaggio tanto ma preferisco esplorare la località in cui mi trovo attraverso la strada, ristoranti, locali e negozi, piuttosto che chiudermi all’interno di musei.
Insomma sì, preferisco circondarmi di un po’ di sana frivolezza piuttosto che trascorrere la giornata ad ammirare un capitello gotico-corinzio che non capirò mai.
Eppure.
Eppure ci sono determinati musei che riescono sempre a catturare la mia attenzione, come un canto di sirene che seduce lo spirito nerd che è in me. Se vi piace la fotografia fate un salto al museo della fotografia di Rotterdam (si trova a 5 minuti da Posse, quindi non avete scuse).
Immancabile poi una capatina al Kunsthal, il museo d’arte contemporanea di Rotterdam che non solo rappresenta un’icona nella scena architettonica della città, ma vi permette di riempirvi gli occhi con tutte quelle opere un po’ concettuali e un po’ astratte che non capisce mai nessuno ma che fanno tanto cool (tranquilli: ci sono un sacco di coffee shop anche a Rotterdam, qualora abbiate bisogno di un aiutino. Just saying)

5 – Mulini al vento di Kinderdijk
E va bene: quando penso all’Olanda, oltre ad Amsterdam e ai tulipani, mi vengono in mente anche questi paesaggi infiniti disseminati da mulini al vento. E inevitabilmente nasce in me questo bisogno di farmi le trecce e andarmene in giro felice con indosso un paio di zoccoletti di legno.
A soli 15 chilometri da Rotterdam – udite udite – si trova Kinderdijk, una ridente cittadina dichiarata Patrimonio dell’Unesco grazie ai suoi 19 mulini ancora in perfetto stato.
Potete arrivarci in bici o in waterbus e credetemi: conservate mezza giornata da trascorrere qui per avvolgervi di questa atmosfera unica e meravigliosa che solo questo pezzettino d’Europa è in grado di regalarci.

Che ne dite, sono riuscita a convincervi a visitare Rotterdam?

di Cristina Buonerba

 

 

 

 

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