Quelli della pullout generation

Quelli della pullout generation

Lui: “Dai, facciamolo senza”
Lei: “No, dai…”
Lui: “Sto attento, te lo giuro”
(…)
Lei: “Non insistere…”
(Nel frattempo lui lo mette praticamente dentro).
Lei: “Va bene…”

E i puntini di sospensione non li ho messi a caso. Le domande che rivolgo alle donne sono due: quante volte vi siete trovate in questa situazione, e quante volte avete ceduto.
Ho come la sensazione di immaginare già entrambe le risposte.
Immagino anche quante volte abbiate sentito dire e letto che il salto della quaglia, scientificamente il coito interrotto, non sia un metodo contraccettivo del tutto sicuro.

Prima di scrivere questo post ho navigato un bel po’ sul meraviglioso mondo dell’Internet, e ho intervistato alcune persone, molte delle quali sono certa mi abbiano mentito.
Alla domanda di aver praticato o meno il coito interrotto, troppe mi hanno risposto “mai”, che è un dato inverosimile, considerati troppi fattori. Prima di tutto l’educazione sessuale, che per lo meno quando ero più giovane io era assente, secondo il tabù che pervade ancora questo argomento, terzo i dati alla mano.

Secondo la “Global Sex Survey” condotta da Durex nel 2017 sulle abitudini sessuali di 29.735 adulti (di cui 1.042 sono italiani), in 36 Paesi del mondo, una coppia di italiani su quattro ricorre al metodo del coito interrotto.
Facciamo parte in pieno della pullout generation, quella in cui le donne non prendono pillole per i più disparati motivi che vanno dal terrore d’ingrassare agli sbalzi ormonali fino al risparmio di denaro, gli uomini non si mettono il preservativo perché “non sentono appieno”, e quando scatta il momento X lui salta fuori.

Sono andata a fondo della questione e ho trovato alcuni articoli che sostengono che il coito interrotto in realtà sia un metodo contraccettivo sicuro, con il presupposto fondamentale di credere ciecamente nel partner, e che sia demonizzato solo per scopi commerciali, ovvero perché alle multinazionali serve dire ciò per vendere.
Devo anche dire che adottare il metodo del coito interrotto con il proprio partner o con partner occasionali c’è un’ovvia differenza che non vi sto nemmeno a spiegare.
Molta è anche questione di psicologia e confidenza: c’è chi lo fa senza preservativo ed è certa che nessun intoppo dovuto principalmente dal trasporto passionale ci sarà mai, e c’è chi l’esatto contrario (presente).
Mi chiamavano ansia.
A tal proposito Durex ha lanciato la campagna, da me sostenuta, #EmozioniSenzaInterruzioni, con l’obbiettivo di stimolare e motivare gli italiani a regalarsi consapevolmente momenti di massima intesa, senza interrompersi sul “più bello”.
Qui trovate lo spot, e qui il video che ho creato io a proposito.
Anche perché sono già tanti i “pensieri” che impediscono di “viversi completamente il momento”; sempre secondo la ricerca “Global Sex Survey” i seguenti: il non mantenere abbastanza l’erezione (un problema per il 32% degli intervistati), la paura di una gravidanza indesiderata (il 33% degli intervistati ha ammesso di utilizzare il preservativo esclusivamente come metodo contraccettivo), il timore di non dare piacere completo al proprio partner.
Su quest’ultimo punto mi soffermo: c’è un’enorme differenza nella percezione dell’orgasmo tra uomo e donna: 2 uomini su 3 rispetto a ben 3 donne su 10 dichiarano di raggiungere sempre o quasi sempre l’orgasmo durante un rapporto sessuale.

Voi mi direte: “eh cara Lucia, ma i preservativi, tra le altre cose, costano”. Avete ragione.
“Eh, cara Lucia, la pillola o l’anello hanno controindicazioni”. Non avete del tutto ragione. Io ho usato pillola ed anello e non ho avuto alcuna controindicazione.
E mi potrete inventare mille altre scuse, più o meno comprensibili.
Non ho menzionato fino ad ora le malattie sessualmente trasmissibili, ma è un motivo abbastanza valido per cui far mettere un cappuccio a lui, specie con partner occasionali. Come del resto, avere dei figli indesiderati se non si è una coppia consolidata. Che è brutto dirlo, ma anche se abbiamo trent’anni e i figli li facciamo lo stesso con tripli carpiati mortali perché siamo nati ricchi con i soldi dei nostri genitori e stiamo crescendo molto più poveri con i nostri non soldi, nel 2018 credo che un figlio vada ponderato bene anche a livello di bilanci economici.
(Adesso lapidatemi per aver detto questo, ma lo penso sul serio).

 

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