Il castrato di Stato

Il castrato di Stato

Lei: “io ti amo…e tu?”
Lui: “anch’io…ti amo… tantissimo”
Lei: “vorrei un figlio da te…”
Lui: “anch’io lo vorrei…ma non posso. Sono castrato”
Lei: “Oh poverino! Una malattia?”
Lui: “no, è stato lo Stato”
Lei: “eh?”

Già, care ragazze, signorine, pulzelle, come spiegarvi che dall’uomo di cui vi siete innamorate, e che vi ricambia con eguale sentimento, non potrete avere un figlio? Difficile ma è così. Ma descriviamo il maschio in questione. Dai 40 ai 50 anni, separato con prole e impiegato. Quindi, paga un mantenimento, il mutuo di una casa che non abita e l’affitto della propria. Il tutto con un solo stipendio.
Insomma, un morto di fame.

“Ma qual è il problema?! – urla il cuore di Lei all’Amato – io lavoro e certamente potremo dividere le spese. La tua vita migliorerà. Saremo una famiglia felice!”.
Se c’è una cosa che ho sempre invidiato a voi donne è la capacità di lanciare il cuore oltre l’ostacolo.

Ma torniamo dal nostro Eroe. Mumble… mumble… rimugina, calcola, compara, e alla fine conclude che “non si può, troppi rischi”.
A quel punto lei impazzisce: “troppi rischi!? E tu dici di amarmi?! Sei un coniglio! Sei senza palle! Addio!”.

Il nostro amico al quale, per motivi di privacy, daremo il nome di “no balls”, vi guarda andare via impotente (ancora?!) in cerca, finalmente, di un uomo “with balls”.
Ma perché “no balls” ha dovuto rinunciare alla donna che amava? Perché nella sfigata ipotesi in cui dovesse nuovamente separarsi dall’Amata con cui ha fatto un altro figlio, dovrebbe pagare due mantenimenti, due mutui, nuovamente l’affitto di una casa. E sempre con il solito e unico stipendio.
No, non si può. Troppi rischi.

di Duridorecchio

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