Viaggiare con i bambini: si può fare!

Viaggiare con i bambini: si può fare!

Nove ore di volo, un viaggio diretto da Milano a New York con due bimbe di diciotto mesi e tre anni. Cinque giorni di follia tra jet lag e poca organizzazione. L’ho appena fatto e sì, si può fare. Torni riposata? No, ma felice di aver fatto questa esperienza indimenticabile.
Non sono una super mamma, mi reputo una mamma quasi normale, ma mi piace pensare di avere qualche super potere, come quello di aver acquistato, spinta da un’offerta imperdibile di Emirates, quattro biglietti per la Grande Mela: il regalo per il mio compleanno, che poi abbiamo scoperto coincidere con il Thanksgiving e subito dopo con il Black Friday (ma scordatevi lo shopping).
Una New York piena di turisti, una lieve atmosfera natalizia e una stanchezza alla fine della giornata che non ricordavo da tempo.

Mi hanno dato della matta per la difficoltà che avrei avuto nel tenere a bada le mie figlie durante il volo. Niente di più sbagliato. Il viaggio è stato il momento più tranquillo. Basta saper scegliere la compagnia giusta, una di quelle che ha qualche riguardo in più verso i bambini, e partire con una valigia piena di pennarelli, matite, fogli, libri e magari una palla. All’andata hanno giocato, mangiato e dormito. Al ritorno hanno dormito e mangiato, quindi direi che per entrambi i voli mi è andata bene.
Non sapevo però, che la parte più difficile sarebbe arrivata dopo, con il jet lag, quando Beatrice, la grande, ha scoperto che vedere l’alba dal diociottesimo piano è la cosa più bella del mondo e quindi ha deciso di farlo tutte le quattro mattine della vacanza.
Dopo cinque giorni tra camminate infinite, hamburger, patatine e cheesecake ecco qualche dritta per poter viaggiare anche con i bambini ed essere felici.

  1. La compagnia aerea: iniziare con il piede giusto è la cosa migliore. Spendete qualche euro in più, ma controllate che tipo di servizi offre, ovvero se sono previsti giochi, intrattenimento, menù Fatevi dare i posti più larghi, così i bambini possono sedersi per terra e giocare in tutta tranquillità.
  2. Hotel o appartamento: se tornassi indietro opterei per un appartamento. Mangiare sempre fuori con due bimbe piccole è davvero faticoso. Poi vi ritrovate come me a mangiare pizza da asporto nel letto dell’albergo!
  3. Il passeggino: comodo e leggero. Noi ne abbiamo uno che puoi portare direttamente in aereo e infilare nella cappelliera, perfetto per attraversare l’aeroporto in tutta comodità ed entrare in qualsiasi locale.
  4. Attrazioni: ne abbiamo fatte circa due al giorno, una in mattinata e una nel pomeriggio. Se poi si riesce a vedere di più meglio, ma i bambini dopo un po’ vogliono giocare e per loro giocare vuol dire andare al parco a correre, tra altalene e scivoli.
  5. Ristoranti: questa è stata la parte peggiore della vacanza. A parte il pranzo per il Thanksgiving, prenotato dall’Italia, per il resto non ci siamo organizzati sperando nella buona sorte. È stato più complicato del previsto. Tornassi indietro studierei meglio i luoghi dove mangiare.
  6. Tempo: fate con calma. Non pensate alle vacanze come una volta, dove potevi girare tutto il giorno e vedere la città da cima a fondo. I bambini hanno bisogno del loro tempo e dei loro spazi. Se volete vivere la vacanza con tranquillità non correte, ma cercate di godervi la città con gli occhi dei vostri figli.

di Melania Guarda

 

 

 

 

 

 

 

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