Non si butta via niente, manco i sogni (basta siano concreti)

Non si butta via niente, manco i sogni (basta siano concreti)

Ilaria l’ho conosciuta davanti ad un bicchiere di Coca Cola (io bevo Coca Cola solo quando ho le placche), in piazza Sant’Agostino ad Arezzo. Tavolini ancora fuori, freschino, ma ancora voglia di godersi le tiepide tracce dell’estate.
È una di quelle ragazze che te le immagini in un modo, e poi la incontri e ti accorgi che è in un altro.  Me l’ero visualizzata bassa, invece è alta, pensavo avesse sui 25 anni, e ho continuato a pensarlo fino a che non mi ha detto che ne aveva 38, credevo non fosse particolarmente loquace, invece lo è.
La frangetta sprecisa invece era esattamente come me la immaginavo.

Ilaria non butta via niente, cosa che nel cibo ho sempre apprezzato, perché mia nonna pur di non sbarazzarsi di carne e pasta avanzata, il giorno dopo mi rifilava polpette e timballi che era una meraviglia (al cane non dava nulla manco a morire), e questa cosa del non spreco m’è rimasta; nell’abbigliamento e accessori invece no, non sono mai stata una da bracciali fatti con le capsule di caffè schiacciate o borse confezionate con i vinili.

Ecco, Ilaria fa proprio questo: crea accessori da materiali di uso quotidiano, che trovo divertenti e ricchi di quella bellezza che si crea e si plasma solo con le mani di chi ha una sensibilità dirompente da trasmettere in maniera silenziosa, per osmosi, agli oggetti, e poi ancora per osmosi, alle persone. Spero di essermi spiegata.
Con lei sono diventata una di quelle da bracciali fatti di matite e collane imbastite con scarti di pelle. Incredibile.

Per la cronaca, Ilaria è una psicologa con un master in Criminologia, che tre anni fa si ritrovò a fare un corso sul riciclo, che le cambiò la visione delle cose.
Comincia a fare mercatini, facendo bigiotteria utilizzando plastica e matite, poi prende in mano la pelle ed è amore; da lì nasce la collezione con la pelle, che è la sua preferita, la collana che indosso ne fa parte. Prodotto 100% artigianale, tagliato con le forbici, niente strumenti particolari.


Fu quindi il caso di mandare tutto a puttane. Non la sua carriera di psicologa, ma il suo lavoro nell’ambito web (faceva siti e-commerce), per Ricicl-ar, perché per fare le cose per bene ci vuole tempo e tanta dedizione.
Dal prossimo anno il suo nome non sarà più questo, ma Paparesta Accessories, e verrà lanciata una linea in plexiglass.

“Ilaria, qual è il tuo sogno?”
“Vivere di questo”
Altro che unicorni, la pace nel mondo e vincere alla lotteria.
Un’azienda deve fondarsi sulla concretezza, anzi su sogni concreti.

Giacca di jeans: Wrangler
Body: Tezenis
Giacca in pelle: Norton Clothing
Make up: rossetto Retro Matte Dash O’ Spice Mac Cosmetics
fondotinta Lungadurata Mat Zero Imperfezioni Collistar
ombretti Les 4 Ombres Chanel 254 Tissé D’Autumne
mascara Bold, Bad Black Mac Cosmetics

Foto: Mauro Mattia Serra

 

 

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