Beauty routine – ottobre 2017

Beauty routine – ottobre 2017

Poco importa se sulla carta la Colonia Proraso Wood Spice è da uomo, di fatto è un eccezionale profumo che nella mia testa fa da ponte tra passato e presente: c’è il nonno che stampa le impronte della sua testa impregnata di brillantina Linetti alla lavanda sulla finestra di sala, e ci sono le pagine di redazionali dedicati alla bellezza che da anni ormai ti fanno il lavaggio del cervello con i legni (grazie a dio, dato che li amo).
Nella Colonia Wood Spice non c’è lavanda, ma la freschezza delle foglie di violetta, “pizzicata” da accenti speziati di cumino e zafferano, con un cuore di legni di cedro e guaico.
Le soluzioni sono due: o la comprate al fidanzato, marito, compagno o convivente e poi la usate voi, o la usate voi. Io la uso a prescindere.

Dato che ho ripreso a pieni ritmi con gli allenamenti in piscina, il mio fisico sta bene, la mia pelle un po’ meno, nel senso che è secca. La soluzione migliore per non sembrare la superficie di un vulcano inattivo e nutrire il proprio corpo è sicuramente l’olio.

Io sono una fan accanita dell’olio: ancora ho quello di argan comprato in Marocco da mettere sui capelli come impacco rigenerante, uso poi Essence Absolue di Shu Emura prima della piscina e a volte a metà asciugatura, mentre per il corpo sto provando Kaloderma Olio Corpo con olio di argan. Se sono in piscina lo applico a pelle umida, tamponando con l’asciugamano, senza poi mettere la crema, se sono a casa preferisco stenderlo a pelle asciutta perché mi piace la sensazione di essere unta e bisunta. È un prodotto abbordabilissimo per una pelle super idratata.

È da un po’ che per quanto riguarda il make-up sono fissata con i toni della terra, del fango, discreti e sofisticati, tuttavia difficili da portare.
Ogni volta che indosso i rossetti liquidi Flesh Stone e il Dash O’ Spice di Mac Cosmetics almeno una donna su due commenta incuriosita la mia scelta, per poi confermarmi di volerli anche lei.

Questi rossetti sono magici (io amo Mac Cosmetics, lo sapete): si applicano come se fossero dei lucida labbra, sono matte, e vanno via forse dopo due ore di fila di limoni, quando cominciano a sfumare via all’interno delle labbra, per questo consiglio di portarseli in borsa (io lo faccio sempre). Per me sono l’alternativa basica al rossetto rosso, perché per me il rosso è un colore base per le labbra, come quello di Rossy De Palma per esempio.
Fanno pendant con i due smalti Chanel New Dawn e Horizon Line, e io adoro i pendant.

È da un po’ che per quanto riguarda il make-up sono fissata anche con dei toni più pazzi, non a caso i miei amici certe volte mi sfoderano battute del tipo: “ti sei limonata Puffetta?”, o “i pastelli funzionano anche sulle labbra?”. Per me le labbra sono davvero una tela da colorare, il punto di forza, la chiave del (mio) trucco quotidiano. Al primo posto dei miei rossetti pazzi c’è Instant Icon di Mac Cosmetics, celeste cielo dei disegni fatti con il pennarello, per un effetto shock assicurato; a me piace indossarlo con dei look chic ed eleganti, così da sdrammatizzarli e far (s)parlare ancora di più. Al secondo posto Artist Rouge Creme di Make Up For Ever, viola pastello per un aspetto più romantico, mentre a completare il podio Pink Print by Nicki Minaj, che in realtà è una via di mezzo tra un rosa e un nude.

 

La notizia è questa: ho trovato il fondotinta giusto per me, ed è di Collistar. Mat, lunga durata, zero imperfezioni, ha una texture fluida, oil free, non pesante ma levigante allo stesso tempo. L’ho fatto provare anche alla mia amica Marianna che si lamenta sempre di avere i brufoletti in vista, e ne è rimasta entusiasta. Per me è più difficile trovare il giusto fondotinta che il giusto paio di jeans, quindi credetemi che questo me lo tengo stretto: niente effetto cerone, ma minimizzante, e la grana della pelle risulta più uniforme.


Per me il momento dello “strucco” è sacro, un po’ perché amo la sensazione di dare respiro alla pelle, e un po’ perché non sopporto svegliarmi con i segni di mascara sul cuscino.
Posto il fatto che ormai l’acqua micellare Bionike Defence rimane la prima in classifica, ho deciso di provare un prodotto 100 % green e vegan di Double B Tailored Beauty, un burro struccante con olio di cocco, che lascia la pelle morbida e idratata. Ve lo consiglio perché è un prodotto con pochi fronzoli e naturale. Lo alterno all’Anti-Aging Cleanser di Origins alla sera, che utilizzo invece da solo al mattino come detergente. Con fiori di jasmine e proteine d’avena, ha un profumo gradevolissimo.

Tulasāra™ è la linea di prodotti Aveda dedicata alla pelle del viso e ispirata dall’Ayurveda. La Wedding Masque si ispira ad un rituale di bellezza fondamentale della cerimonia nuziale induista tradizionale, Haldi.
Nella tradizione indiana, in occasione dei matrimoni, l’haldi, che è un impasto a base di curcuma che viene applicato sulla pelle degli sposi come buon auspicio. La curcuma è nota per le sue proprietà antisettiche, antibatteriche e anti-infiammatorie, quindi la cerimonia Haldi serve anche a far risaltare la bellezza degli sposi. Da applicare la sera prima di coricarsi, per svegliarsi all’indomani con una pelle davvero più luminosa.

 

Ve ne avevo già parlato e ribadisco il concetto, perché amo i prodotti La Mer, The Renewal Oil è il mio jolly: ogni tanto lo aggiungo alla crema di routine (oltre alla Moisturizing Soft Cream, un siero più leggero quando non vado a nuotare), ogni tanto al fondotinta, e anche alle creme per il corpo e le mani. Per un effetto rivitalizzante.

Idrato le mani sempre perché in casa ho sempre visto mia mamma mettersi la crema tutte le sere prima di andare a letto. È una routine di cui non posso fare a meno. Chanel ha lanciato un prodotto formidabile, sia per formulazione che per packaging, la Crème Main. Due gli ingredienti principali: la cera di rosa di maggio che leviga la pelle formando un velo protettivo che trattiene l’acqua, e l’estratto di iris pallida dalle virtù illuminanti. Io la porto in borsa o nello zaino quasi solo per sfoderarla e farmi dire “che figata!”.

 

I dentifrici Marvis. Che ve lo dico a fare. C’è chi fa la collezione di “omini” dell’Esselunga, e chi quella dei tubetti più vintage che ci siano, tipo me. Anche se il mio preferito rimane ancora quello alla liquirizia, il Rambas mi aiuta a ricordare l’estate passata a surfare: pesca, mango, ananas e menta, e volo subito nelle spiagge di Lanzarote.

 

 

 

Comments are closed.