Il rum è solo da uomini se non ne decifri il linguaggio

Il rum è solo da uomini se non ne decifri il linguaggio

_T8A9719“Io non berrò mai il rum. Il rum è una cosa da uomini, e poi è amaro”.
Le ultime parole famose, o le prime parole da donna difronte alla parola “rum”.
Poi però per fortuna sono una che applica molto spesso i principi che si è auto-imposta, e che essendo social si traducono in hashtag, che sono due: #acaso e #falletutte.
Quindi alla domanda: “Vieni nella terrazza della Triennale a degustare i rum Appleton Estate?”, ho detto sì in maniera del tutto casuale, o meglio perché la curiosità è qualcosa di meravigliosamente casuale che venero al pari della pizza al gorgonzola.

Io di rum non sapevo nulla, se non che fosse un distillato difficile, un po’ come il whiskey.
Perché così mi pareva, perché nessuno mi aveva mai “educata”. Ho sempre visto il rum come il filosofo silenzioso introspettivo che quando parla usa paroloni incomprensibili alla massa. Uno che un po’ se la tira insomma.
Quando qualche giorno fa ho avuto occasione di conoscerlo meglio, di cominciare a decifrare i suoi difficili codici, ho capito che funziona come per certe persone: ci sono uomini o donne non scontate, che per essere digerite e apprezzate vanno ascoltate, bisogna sapere e volere entrare nel loro mondo.
Così ho fatto e ho iniziato a comprendere.

Il percorso che ho fatto è stato quello di provare dei cocktail al rum sapientemente abbinati a dei piatti da orgasmo.
Prima reazione: “ma davvero qui dentro c’è il rum?” Sottotitolo: quella roba (che una credeva fosse) amara come il fiele che ti fa sballare al primo sorso?
Anticipo anche che assaggi di qua e assaggi di là sono sempre stata lucidissima, riprova quindi che bisogna saper bere.
In poche parole ho goduto: di una splendida serata in una splendida terrazza in compagnia di amici e colleghi, di aver testato degli abbinamenti così azzeccati da aver avuto voglia quasi di piangere, di aver visto una donna con le palle come Joy Spencer nei panni di Master Blender, la prima donna ad occupare questa posizione nell’industria dei distillati, di aver imparato che il rum assume infinite variazioni di stile, colore, maturità e corpo, e per questo è così affascinante, e che è un distillato con una storia che pare abbia inizio “solo” nel diciassettesimo secolo.
Ok, mi sto intrippando per bene, gita in Jamaica?

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Joy Spencer, la Master Blender

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Lo chef Stefano Cerveni

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Jamaican Punch
50 ml di Appleton Estate Signature Blend Rum
30 ml Succo di Lime
30 ml Simple Syrup
Ghiaccio Tritato
abbinato a Zuppetta di Scampi e Cozze in Brodetto di Zenzero e Zafferano

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Jamaican Mule
50 ml Appleton Estate Signature Blend Rum
15 ml Succo di Lime
Top Ginger Beer
Giacchio a cubi
abbinato a Basmati e Verdure, Cubo di Manzo Glassato, Mazzancolle al Pimento e Porri Fritti

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Manaican
50 ml Appleton Estate Signature Blend Rum
10 ml Liquore alla Vaniglia
30 ml Vermouth Rosso
10 ml Liquore all’Arancio
Twist d’arancia
abbinato ad un Tortino Morbido al Cioccolato con Paprika affumicata e Sorbetto all’Arancia (alias la cosa più buona del mondo)4K7A0789Appleton Estate Rum aged 50 Years, Rare Limited Edition

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