Mac Cosmetics 1 – Forze della Natura 0

Mac Cosmetics 1 – Forze della Natura 0

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Mi viene il voltastomaco ad iniziare un post a tema di Scuola con tanto di quaderno di Terza Elementare, uno di quelli con le righe minuscole che si alternavano a certe più grandi (ho sempre preferito i quaderni a righe tutte uguali), ma stavolta devo farlo, perché è una premessa necessaria per spiegare quello che devo dire poi.
Mi tappo il naso e dico: “Sono stata a Roma, al Festival Internazionale del Cinema, la settimana scorsa”.
E adesso che mi sono levata il dente della demenzialità, quello dell’incipit alla “ieri sono stata”, vado al sodo: lì ho fatto delle scoperte più o meno sensazionali.

Comincio dalla prima scoperta, il cui oggetto è anche la bella (in tutti sensi) causa per cui sono stata a Roma: il trucco di MAC Cosmetics, make up ufficiale della manifestazione, è il trucco più resistente non del mondo, ma dell’Universo, astri, pianeti e atmosfere comprese.
Voglio dire, dopo che Barbara Gallo è venuta in camera mia e mi ha truccata, sono passate tre ore dall’inizio del film per cui ho versato infinite lacrime, Still Alice, ne sono passate altre quattro prima che io tornassi in albergo, alla “ennesima ora”, dopo millenari pianti, agenti esogeni, una cena e stropicciamenti vari, ma il trucco è stato sempre lì. Cioè: MAC 1 – Forze della Natura 0. Ed avevo pure matita nera, ombretto scuro e rossetto rosso.

Mi sento libera di ammettere in questa sede, nello specifico la sedia a fumetti di casa mia, che il trucco di MAC contenga delle polveri magiche dell’onnipotenza, e non sono stata pagata, è la semplice verità.

La seconda scoperta, e lo dico anche a mio scapito, ma tanto io dico sempre tutto, a mio rischio e pericolo, è che io sono timida: per fare l’ingresso in quel red carpet mi ci sono voluti prima minuti e minuti di respirazione, ed una volta entrata e visti i fotografi ho praticamente corso, altro che passeggiato, tutte e due le volte. Ho invidiato quelle “nessuno” apparecchiate appositamente con tette di fuori e capello fatto e fresco di parrucchiere di paese che facevano avanti e indietro manco fossero in Corso Vittorio Emanuele; ecco, grazie a loro sono giunta alla terza scoperta, che è la seguente: anche nel cinema, come nella moda ci sono le sceme, quelle sconosciute che lavorano in settori ben diversi da quello del cinema, e che fanno di tutto per essere in una foto probabilmente spammata ai media. Sono stata in un certo senso contenta di vedere che “noi della moda non siamo le uniche”.

La quarta scoperta è che al Festival del Cinema di Roma ci sono dei film stupendi, io ne ho visti due, Still Alice e Trash, di cui probabilmente vi parlerò più avanti, che mi hanno davvero emozionata (e parecchio).

La quinta scoperta è che se tu ti abitui due giorni ad avere un trucco perfetto, ad uscire come una principessa, poi quando torni a casa e la mattina seguente ti svegli con le cipecchie (termine aretino che sta per “caccole”) negli occhi, ti viene prima da piangere, e poi da scrivere una bella lettera a Renzi, l’ho già detto ma lo ribadisco, affinché dia oltre che 80 euro alle neomamme per comprarsi due mega pacchi di pannolini al mese, anche un bonus mensile di affitto Barbara Gallo, la make up artist che mi ha truccata, o Michele Magnani, il mitico Global Senior Artist MAC Cosmetics. Renzi, escogita un barba-trucco, che noi qua abbiamo tutte bisogno di trucco, senza barba. Dai.

La sesta scoperta è che nei negozi MAC Cosmetics ci sono vari servizi, tra cui la lesson di sessanta minuti, che costa 60 euro redimibili in prodotti, quindi paghi sì il servizio, ma con i prodotti a pari valore.

Seguono le seguenti e successive scoperte, random: a Roma ci vado sempre super volentieri, mi rende felice, e poi è davvero bella maledetta, nonostante non ci vivrei mai, poi amo gli alberghi sempre più, come del resto i rossetti rossi, visto la tendenza generale ad inventarsi nomi, titoli e appellativi, ho deciso che nel mio CV da ora in poi ci metto pure “attrice”, dato che ho fatto davvero teatro nella mia vita, e m’hanno pure pagata, a causa della buffa lunghezza e foggia dei miei capelli paio un Playmobil, potrei attaccarmi e staccarmi il casco di chioma che mi ritrovo a piacimento, il mio gatto mi manca sempre quando sono fuori casa, ed infine io non riesco a non fare colazione.

Ore 8,06 a.m.: ho le occhiaie, sono un cesso a pedali, ho dormito poco, dov’è l’omino (o la donnina) MAC dei miracoli? Voglio un servizio sMACk direttamente a casa, il nome l’ho già trovato, manca solo il servizio, appunto.

Completo cappottino/gonna: Leit Motiv
Completo nero con fiori applicati: Vivetta
Abito celeste: San Andrès Milano

Un grazie speciale a MAC Cosmetics e al suo team più figo e simpatico del mondo (davvero)

 

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  1. Sabrina

    28 October 2014 at 10:11

    Che bello l’abito celeste.
    Sabrina