Sabrina

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Mi piace che ogni mio post abbia una storia da raccontare, e che spesso sia buffa.
Mi piace che quasi ogni mio post sia a caso, non programmato, come viene viene.
Questo è uno dei tanti esempi di quanto io mi affidi al caso, cioè tantissimo.

Mercoledì 27 agosto, scooter, un look da scattare rigorosamente non glamour perché in realtà non avevo pensato a portarmi outfit “fighi” in vacanza, e destinazione a caso.
Durante il tragitto, per caso, vediamo una casa abbandonata che pare interessante. Abbiamo gli occhi ben sviluppati per le case abbandonate. Scendiamo dal motorino e saliamo nella casa bianca che da sulla strada.
Quella era la casa di un genio. Il genio aveva tappezzato la sua camera di adesivi, poster, cartine geografiche e qualsiasi altra cosa fosse in un supporto cartaceo prevalentemente di colore blu. Non solo, l’aveva fatto con un criterio: la materia “motori” tutta da una parte, quella dei diagrammi (sì, dei diagrammi) da un’altra, i numeri in un pezzettino di parete, o se sparsi ma sempre con concetto, e così via. L’avrei tanto voluto conoscere.
“Scattiamo qui?”.
“Meglio di no, ho un vecchio costume Miu Miu, sono truccata parecchio, e ho pure degli orecchini dorati. Sembrerei la Sabrina dei poveri”.
Sabrina Salerno, non Sabrina la Audrey, s’intende.
E allora Sabrina Salerno dei poveri sia.
Ancora più povera perché indossando dei pantaloncini elastici (elastico gigante) avevo il segno su tutta la pancia, per questo ho cercato di coprirlo con le mani.
Alla fine è stata un’esperienza, per un po’ sono stata ospite coatta di qualche maniaco di collage che ora chissà dov’è, se c’è.
(Se Miuccia Prada mi vede conciata così le piglia un infarto).
Scesi dalla casa abbiamo incontrato delle signore di Palermo, una bellissima donna con un sorriso alla Sofia Loren, ed un’altra più bassa con un caschetto biondo.
Due siciliane in un’isola greca che nessuno conosce, dove nessun italiano va perché non è glamour.
“Mio marito ha detto che ha visto due ragazzi fare delle foto”, dice la bella.
“Di’ a tuo marito che se una ragazza ha i capelli corti non significa necessariamente che sia un uomo”.
Ride con quel sorriso da cinema.
Parliamo dell’Italia, della Grecia, della loro mamma greca, poi riprendiamo il motorino e andiamo in direzione ancora casuale.
Dove ve lo dico in una delle prossime puntate, intanto anticipo che ancora una volta il caso ci ha fatto scoprire qualcosa di fantastico.

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Comments are closed.
  1. Guapita Tondita

    29 August 2014 at 12:03

    A parte la “Locat” strepitosa (ma aveva fatto collage anche sui soffitti???), il tuo costume che se potessi permettermelo lo vorrei ora, e il fatto che tu sia meravigliosa anche coi capelli leccati alla Costantino Vitagliano, vorrei dirti che il tuo bloggare da ‘nnamurata mi piace parecchio. Ciao, tanti cuori!

    • Lucia

      29 August 2014 at 12:09

      Sì anche sui soffitti!!!
      Eh, sono due giorni che Costa è un’ispirazione costa-nte, ci sarà da preoccuparsi????
      Ahhahaha

  2. Elise

    29 August 2014 at 12:14

    MERAVIGLIA !!!!!!!!

    • Lucia

      29 August 2014 at 12:14

      <3

  3. Camilla

    29 August 2014 at 14:01

    Che figata! Sembri entrata in un quadro di Mimmo Rotella.
    Ps: si può dire filata in un commento?

    :PPP

    • Lucia

      30 August 2014 at 12:45

      puoi dire quello che vuoi, sei su Fashion Politan 😉

  4. Entrophia

    29 August 2014 at 18:31

    Io impazzisco nel vedere queste location. Al prossimo giro portatemi con voi!
    Bravissimi! E tu stupenda, Sabrina who?! 😉

    N.

    • Lucia

      30 August 2014 at 12:45

      Non puoi capire le altre 🙂
      quando vuoi!!!

  5. Sabrina

    31 August 2014 at 7:18

    Bellissimo…e NON sembri Sabrina Salerno, con tutto il rispetto per la signora Salerno.
    Buona giornata
    Sabrina

    • Lucia

      31 August 2014 at 8:00

      grazie Sabrina!
      (quante Sabrine hihihih)