Rettifico: diventerò una it-girl obesa ma mentalmente leggera

(Gli occhiali tailor-made di Angelica I)

Tempo fa Silhouette pose una domanda, una delle sue solite “abbastanza difficili e troppo filosofiche” per la mia mente concreta, ma molto interessante: “Cos’è per te lo stile della leggerezza?”. E questa domanda era la chiave di un concorso per vincere una consulenza di stile e naturalmente un paio di occhiali Silhouette.
Premetto ciò che spiegherò a breve: io voglio Angelica Pagnelli, la consulente di stile Silhouette, come mia coinquilina, amica, confidente, compagna di shopping-anche-al-supermercato a vita. Sono pure disposta a farci un contratto scritto e firmato con il timbro della zampina “inchiostrata” di Lina che per me è più che valido.
La frase che ha vinto è stata quella di Angelica Montalbano, una ragazza siciliana definita da me “bipolare” nel senso buono, perché una continua magnifica contraddizione, che si è presentata con il papà che si è aggiudicato il titolo di “mito”, un uomo…sincero direi. (Leggi qui l’intervista ad Angelica).

“Tempo senza ore, tempo senza fretta, tempo svuotato: tempo pieno. Tempo riconquistato e ricco, tempo fuori dal tempo”.

Ora, lo sapete già, io faccio fatica a comprendere la filosofia, e anche le spiegazioni di essa (sono messa male), ma quando Angelica ha commentato la sua frase dicendo che sta a significare “affrontare la vita senza troppi vincoli, in maniera personale, che non va dietro la massa”, mi ha trovata d’accordo. Non lo sono stata con la sua affermazione: “la leggerezza non significa vivere alla leggera”. Per me sì dai, lo stile della leggerezza include l’essere un po’ naïf, ironici, non troppo seri. Forse il significato che io gli affibbio sarà anche quello più ovvio e banale, ma come già sapete la mia mente tende ad andare al concreto.
(A questo punto ditemi cos’è per voi lo stile leggerezza, sono curiosa).

In realtà poi, a pensarci bene, lo stile è anche leggerezza, perché quando si carica troppo la mano (vedi Anna dello Russo), quello non è stile, è costume da Arlecchino, con tutto il rispetto per Arlecchino.
Lo conferma il mio nuovo mito, Angelica, che dall’alto della sua saggezza mi ha detto: “lo stile non è un outfit, bensì educazione, armonia, grazia e compensazione”. Sia lodato Gesù Cristo.
Intendo Angelica la consulente, che per motivi funzionali forse è meglio rinomini Angelica I… diciamo che è stata una giornata angelica, in generale.
Allora, dato che Angelica I è una di quelle persone che ha la dote di essere magnetica, di avere un non so che di esoterico poiché è come se ti leggesse nel pensiero, ti conoscesse da anni (e dunque, inevitabilmente, pendi dalle sue labbra), le ho fatto alcune domandine generale di stile, senza prepararmele, così a caso, tra una sua consulenza ad Angelica II e un trucco e parrucco della vincitrice ad opera dello staff di Diego Dalla Palma.

Pillole di stile random (generali):

Mi hanno scritto un sacco di persone che vogliono tagliarsi i capelli come i miei. Che caratteristiche deve avere un viso per stare bene con questo taglio corto?
Deve essere un viso dolce e grazioso, un ovale pressoché perfetto. Se il viso dovesse essere invece spigoloso basta che i capelli siano più lunghi ai lati, e creino camouflage sulle irregolarità del viso.

A chi non sta bene il rossetto rosso?
Generalizzando, a chi ha i denti brutti. Il rossetto rosso-blu si addice agli incarnati freddi, quello aranciato agli incarnati caldi.

Come si sceglie una forma dell’occhiale? (Tu ne hai una che è una figata!)
L’ho disegnata io: Silhouette infatti è l’unico brand che consente di lavorare sul tailor-made, che è più della personalizzazione dell’occhiale. La forma dell’occhiale deve sempre andare in contrasto con la forma del viso, per esempio se un viso è tondo la lente tonda non va assolutamente bene. Ma attenzione, un occhiale non è solo forma della lente, ma anche tutti gli altri componenti. L’asta sottile, ad esempio slancia i visi corti, l’asta più spessa viceversa. C’è poi da non dimenticare la texture dell’occhiale che non deve riflettere il pigmento: un occhiale leopardato non va bene ad esempio per chi ha molti nei, uno rosso per chi soffre di couperose.

Cos’è l’armocromia?
È l’armonia del colore, e determinare l’armonia perfetta di colori per la propria persona è l’obiettivo di questa arte. Per esempio Angelica (Montalbano) indossa due tipi di oro diverso, giallo e bianco, questo crea discromia.

Quando coloro i capelli devo pensare anche al colore degli occhi (domanda non personale dato che mi sono fatta e mi farò i capelli di tutti i colori dell’arcobaleno e non)?
La scelta del colore dei capelli si basa certamente anche in base agli occhi. Per esempio se io ho un occhio blu/grigio non dovrò farmi un colore rosso, ma dovrei stare sui toni freddi. Se mi facessi i capelli rossi, sarebbe qualcosa di fashion, e tutto quello che è fashion viene sì notato prima ma non esalta la persona in sé.

Cos’è il drapping?
È il posizionare teli opposti che servono per capire la qualità cromatica, ovvero dove l’incarnato è freddo o caldo. Per esempio Angelica è “fredda”, poiché sta meglio con i blu.

Che succede se “mi carico troppo”?
Capita a tutte di fare degli errori stilistici, ovvero di esagerare, e qui sta la sfida: se si ha davvero stile si è anche in grado di farsi perdonare pure gli errori stilistici, “basta” essere disinvolte e saper portare anche il non portabile!

Su cosa si deve puntare per avere stile?
Sicuramente solo su una cosa, mai esagerare, l’importante è avere equilibrio.

Che fare se si ha lo smalto rovinato e non si ha l’acetone?
Meglio incerottarsi un dito che mostrarlo sbeccato!

Io porto le Superga senza calzini. Giusto o sbagliato?
Dipende. Se poi devi andare in un camerino e devi toglierti le scarpe è sbagliato per una questione di rispetto…sai l’odore che lasci per chi viene dopo!.

Che mi dici dei cerchietti, a chi stanno bene?
Il cerchietto arrotonda il viso quindi va bene per visi non rotondi infatti Paris Hilton indossa molti cerchietti perché ce l’ha squadrato.

Matita nera: come la uso?
Se hai gli occhi piccoli da metà occhio in poi, viceversa puoi stenderla su tutto l’occhio.

Il mio colore preferito è il rosso, ma non mi dispiace l’arancio.
L’arancio da energia positiva e stimola l’appetito, il rosso è il colore dell’affermazione sociale.

Adesso lo so: precedentemente da quanto avevo dichiarato diventerò una it-girl se pur obesa, anche se “mentalmente leggera”.
E so anche un’altra cosa: il bello del mio lavoro, perché sì, è un lavoro quello della blogger, le tasse le pago anche io, è anche quello di incontrare persone. Forse l’ho già detto, ma lo ridico. Persone come Angelica I che hanno le palle di dire che vanno perfettamente d’accordo con altre donne (là dove se sei una donna ormai fa figo dire “io ho più amici maschi perché mi ci trovo meglio, almeno non sono gelosi” – ma chi te se fila), che amano aiutare qualcuno a valorizzarsi (vedi la trasformazione della vincitrice). Come la stessa vincitrice, avvocato timido ma che fa kick-boxing e si presenta con tacco super aggressivo, che ama più scrivere che parlare, che è dolce quanto diretta. Il signor Diego Dalla Palma e il suo staff, dovete smettere di dire che tutti i vip sono lagnosi e viziati. Lo staff di Silhouette con la sua filosofia molto open-minded (poco italiana purtroppo, a dire la verità).

E ora anche se Angelica I dice che io sono una persona “fredda”, come la tipologia Grace Kelly, parole sue, (infatti i miei occhiali da vista hanno le lenti azzurre), voglio i suoi occhiali rosa (caldi).
Come faccio a scaldarmi?

Drapping