La vita è piena di prime volte; in realtà questo periodo pullula di prime volte, e io non posso far altro che rendere grazie ai santissimi numi per codesti quotidiani regali.
Causa la corrente fashion week si sono intersecati una serie eventi il cui punto d’intersezione è stato il seguente: “Ti facciamo come nuova per la settimana della moda”.
(Perché prima facevo cagare? – Mi sa di sì).
Nonostante non mi fossi mai posta il problema prima d’ora di apparecchiarmi i capelli a modino, ovvero di farmi trovare in pole position davanti a buttafuori comprensibilmente stronzi col ricciolo effetto tromba d’aria, né di avere unghie modalità “ho usato Bansky per farmici su due disegnini”, o tanto meno un trucco come fissato con la Elnett, quando m’hanno convocata per mettermi le mani addosso per rendermi più bellina, non m’è disgarbato per nulla.
Step numero uno: capelli. Come al solito sono tornata dai miei ragazzi di fiducia, gli unici parrucchieri a cui faccio fare tutto quello che vogliono, perché tanto mi fido (pare un’utopia, specie per una donna, e invece…), a farmi fare qualcosina di creativo.
Allora, adesso cominciate pure quelle tiritere trite e ritrite sul fatto che ora “volete i capelli naturali, basta colori, bla bla bla”, che tanto non me ne frega nulla, perché io ancora li coloro, e li coloro nel punto più blasonato e inflazionato dell’Universo: le punte.
Sì, io da Les Garçons de la rue mi sono fatta fare le punte grigie, poi azzurrine, poi verdi. Scusate se volevo essere un pavone, Rita Pavone. Il mio progetto poi è di tagliarli corti senza colorarli, e il prossimo inverno di farli tutti grigi o platino sempre corti, per vostra informazione (ve ne frega tantissimo, immagino).
Comunque: la “figata” si chiama Wella, nello specifico Color.id, il prodotto che addizionato esclusivamente alle colorazioni Koleston Perfect ed Illumina Color, agisce come una barriera, separando e proteggendo le diverse tonalità colore applicate dal parrucchiere, per un risultato multi-color dagli effetti naturali e luminosi. Bingo.
Altro punto di forza dei miei capelli-pavone è che stanno benissimo spettinati, così i colori si “mescolano” meglio.
Step numero due: andare il giorno prima dell’inizio della Fashion Week da Sephora e farmi dare una ritoccatina ai capelli dall’hair-stylist Bumble & Bumble. Io mi sono fatta fare un mosso, così che il giorno dopo sarebbe venuto fuori un effetto più naturale.
In tutto ciò non vedo l’ora arrivi l’estate, io sarò sicuro su una tavola da surf (o per lo meno cercherò di starci sopra), ma prima vorrei già essere nel mood “look da spiaggia”, ovvero spettinato dopo il bagno in mare. E lo potrò fare con lo spray Surf (dicono sia favoloso), sempre di Bumble & Bumble.
Step numero tre: sopracciglia. Non le avevo mai fatte in vita mia, ebbene sì. Ho sempre avuto il terrore che qualcuno avesse potuto farmi diventare come la Tatangelo o l’Arcuri. Ok, ho scoperto un mondo, un mondo bianco e rosa al secondo piano di Sephora, da Benefit.
Non sapevo che le sopracciglia si potessero tingere e sfoltire apparendo in modo naturale, e io sì, mi sono sentita una figa mondiale con le sole sopracciglia curate.
Lo step numero quattro è facoltativo: nel senso che io lo metto per quelle brave, che si impegnano sul serio, quindi non per me. Ma in teoria se si vuole arrivare perfette alla Fashion Week, se è davvero questo il vostro desiderio/scopo della vita, vi consiglio alcuni prodotti molto buoni: in primis Peeling Equilibre Moussant, l’esfoliante senza granuli di Sampar, da applicare una o tre volte a settimana (fate vobis), poi il Pore Professional sempre di Benefit, da usare sia sotto il make up per aiutarlo a stare di più, sia sopra (in entrambe i casi la pelle è davvero visibilmente più omogenea).
Poi: so che è un prodotto più estivo, ma a me tutto ciò che include una spugnetta old style per applicare della cipria piace, quindi dico sì alla Chance Eau Tendre Parfum Pudre Scintillant di Chanel (un nome più lungo no), una polverina scintillante per scollatura e corpo. Dato che alla fashion week a febbraio sono tutte nude… ve la consiglio!
Mi raccomando, la cosa fondamentale: il rossetto, che andrebbe messo sempre in generale. Ho provato Envy di Estée Lauder, che da la sensazione di un burrocacao ma è un vero e proprio lipstick, che assicura tenuta per almeno sei ore.
La texture è incredibilmente cremosa perché è arricchita dal complesso Time Release Encapsulated Moisture con rilascio graduale d’idratazione e Acido Ialuronico che favorisce la capacità delle labbra di attrarre, fissare e trattenere un’idratazione continua. Insomma: tanta roba.
Poi direi basta (manco andassimo al red carpet degli Oscar).
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