Calliope da via Torino all’Idroscalo con 2 Spritz e una moto

Calliope da via Torino all’Idroscalo con 2 Spritz e una moto

calliope_ball_milano_aperturaEssendo notoriamente bipolare, amo sia divertirmi quanto sparire in location tipo vette del monte Everest. La banale frase fatta, frase specialmente femminile, ma anche molto vera è sempre quella, del calibro di “non ci sono più le mezze stagioni”: vado a periodi. E questo è il periodo del bollino praticamente indelebile sul polso o sulla mano, ovvero del party hard.

Si chiama: occasionale ritorno all’adolescenza.
Scorsa settimana sono andata a non vi dico nemmeno quante feste, l’unica cosa che mi ha fermata dopo un po’ è stata solo la febbre, e la bellissima news è che mi sono divertita ad ognuna di esse, quella di Calliope compresa.
Ora, a parte che trovo “Calliope” un sostantivo proprio degno da affibbiare a pargoli in generale (mamme, ve ne prego, prendete spunto), quello che è successo giovedì è stata l’apertura del suo negozio in via Torino a Milano.
Mega negozio che sinceramente ho approvato prima di tutto per due cose: la presenza di mattonelle bianche (sono in fissa) e di legno. Poi ho dato un occhio ai vestiti ed è stato sempre un sì (il total look in queste foto è Calliope per esempio, ma aspettate di vedere la gonna stretch super comoda e soprattutto il top corto da Bella Campagnola con la stampa a quadretti).

Insomma, gli eventi per me sono riusciti se c’è qualcosa da fare: bene, quelli di Calliope hanno pensato bene di farmi addirittura stra-fare facendomi perdere la testa, mettendo uno strumento del diavolo, così ammaliante che ho quasi tentato di rubarlo. Due sono infatti le cose che mi rendono quasi cleptomane ai party: le macchinette per fare le gif (che dio benedica le gif) e quelle altre per fare i flip-book, cioè quei libri che se si sfogliano velocemente mostrano la serie di foto precedentemente scattate in versione “animata”. All’evento c’era la seconda, con palla e cocktail finti annessi per movimentare eventualmente la scena, stessi aggeggi come quelli che vendeva il Bersò ad Arezzo e che avrei tanto voluto, ma che per motivi non ben chiari non ho mai comprato.
C’erano pure una terrazza, sopra il negozio, con Spritz a secchiate e patatine fritte, blogger sprint e musica a tratti hip hop.
Un altro Spritz e avrei ballato sicuro, ma sarebbe stato il terzo.
E poi lo ammetto, sono stata pessima, ho fatto una cosa che odio fare: sono andata via senza salutare tutti (ok, ho salutato quasi tutti); solo che poi una mia amica mi ha proposto un giro last minute su una Triumph, una di 400 (c’era un raduno con giro per Milano), mi sono fatta prendere dall’entusiasmo e alla fine mi sono trovata su una moto, direzione Idroscalo in tacco 12, gilet elegante, pantaloncino da donnina a modino, e febbre il giorno dopo.
Della serie #CalliopegoestoIdroscalo (#afterviaTorino).
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  1. Eni

    23 June 2015 at 7:07

    Bell’evento e bellissime foto. Adoro il gilet nero che indossi. E’ da tanto che ne sto cercando uno ma senza buoni risultati 🙁
    Un bacio e buona giornata,
    Eni

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