Ero convinta Biarritz fosse una di quelle città che m’avrebbe fatto dichiarare con fermezza la mia volontà di non ritorno.
Ero convinta fosse piena di fighe di legno e fighetti in camicia.
Pensavo si respirasse quell’aria da iniziali ricamate ovunque, da Forte dei Marmi, insomma.
Poi c’è pure il casino, mi dicevo, quindi, figurati i papponi e le escort.
E invece.
Biarritz è tutto quello che, grazie a dio, non avrei potuto immaginare, ovvero una città dove potrei tranquillamente passare tre mesi all’anno in grazia del Signore. Forse perché tutti quegli ombrelloni a righe rosse e bianche o blu e bianche somigliano tanto a quelle degli ombrelloni degli infiniti lidi di Rimini, forse perché è piena di zeppa di moto “strane”, o forse perché è così silenziosamente chic da fare invidia.
Perché davvero lì nessuno urla e niente è urlato. Lì o si parla o si sta zitti.
C’è chi surfa da dio, senza necessariamente sentirsi Dio.
Ci sono donne e uomini bellissimi con indosso due stracci, ma di quelli giusti, che se la tirano solo quando fanno yoga, forse.
È un po’ come Isabella Rossellini o Jean Seberg, con quella cosa lì, chiamata classe, c’è proprio nata, e ci rimarrà per sempre, anche se un giorno arriverà qualcuno ad aprire discoteche tamarre e sale giochi truzze. Anche se difficilmente poi ci troveresti certi “spostati” spagnoli con un rasta in testa, le Birkenstock tarocche e le canottiere da cui si vede, manco s’intravede, il reggiseno.
Insomma, Biarritz è quel posto in cui tu ti svegli con calma, ti prepari il tuo caffè da gustare in terrazza con pane, burro e marmellata, ti metti una maglia bianca o a righe e dei sobrissimi pantaloni bianchi e vai a comprarti il giornale; poi vai a farti una passeggiata per finire in spiaggia o a leggerti un libro, o a fare cose con una tavola da surf.
Mangi, parli a bassa voce e piano piano senti che il cuore coccolato dal mare e da quell’aria di pace, ti dice che vorrebbe restare qui ancora e ancora.
Di sicuro Biarritz è un uomo, ma anche una donna, un’icona senza tempo come Steve McQueen e Katharine Hepburn, è un personaggio di charme proprio perché ha classe da vendere, per la sua indubbia superiorità non evidenziata, ma palese, e per il suo celato animo ribelle, che lotta senza fare la guerra.
Pantaloni: P.A.R.O.S.H.
Camicia: iBlues
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