Apologia del rubinetto

Apologia del rubinetto

Io non capisco chi colleziona farfalle, chi ammattisce per il calcio, chi fuma, o chi sta dodici ore sotto il sole cocente.
Io non vengo capita da tutti quelli che mi sentono dire “amo la moto anche se ne ho paura”, oppure “io adoro i rubinetti”.
Per la teoria della “soggettività” sono meglio i rubinetti che due tiri in porta o di sigaretta. Per me.
Voi non avete idea di quanto c’abbia messo a sceglierne per casa dei miei, che ogni tanto affitto; girando tra showroom sia virtuali che fisici ho capito due cose: i rubinetti “commerciali” sono come le foto di Instagram, praticamente tutti uguali (e orrendi), mentre quelli con una marcia in più, per definizione, fanno la differenza in una cucina o in bagno.
Banalità? Forse. Ma seriamente: chi ci pensa davvero con criterio ai rubinetti per casa? E se c’è da risparmiare, si risparmia proprio lì. Infatti per casa mia risparmiai, così ora il calcare fa le veci della fidanzata cozza che imbruttisce il ragazzo. I miei rubinetti sono stufi e zoppi, e io infastidita con me stessa per averli scelti.

Durante la Design Week, GROHE, leader mondiale nel settore idrosanitario, ha creato un’istallazione interattiva per presentare il nuovo showroom e la linea di rubinetteria bagno ATRIO.
Ho chiesto a Michael Seum, Vice President Design dell’azienda tedesca, se anche nel mondo dei rubinetti ci fossero delle tendenze da seguire, e lui mi ha risposto che con la linea ATRIO la moda è quella delle icone di stile: destinate a durare nel tempo.
Atrio is the new little black dress.
A proposito di tubino nero, Michael mi ha fatto notare che codesta linea s’ispira al cerchio, forma che già nel suo DNA comprende il concetto di eleganza (così come il little black dress) che va oltre le mode locali, indirizzandosi a quei consumatori che ricercano eccellenza e qualità.

Red Dot Awards: sapete che sono? Io non ne avevo idea, perché appassionata di design sì, ma così esperta no. Si tratta di uno dei riconoscimenti internazionali più prestigiosi per il design organizzato ogni anno dal Design Zentrum Nordrhein-Westfalen in Germania. Nell’edizione 2018 GROHE ha battuto ogni record, collezionando ben nove premi per alcuni dei suoi prodotti bagno e cucina, ATRIO compresa. Una bella conferma per il lavoro di Michael e del suo team.

Per tutte quelle che mi hanno chiesto dove trovare dei rubinetti fighi (perché poi quando ne vedete di belli vi viene in mente che i rubinetti siano importanti per la casa), intanto vi segnalo un indirizzo: lo showroom di GROHE in via Crocefisso 19 a Milano. Firmato dal team di design GROHE in collaborazione con lo studio italiano di architettura luoghiCOMUNI, il nuovo showroom dell’azienda tedesca crea la scenografia perfetta per incorniciare l’eleganza, l’innovazione e il design di un brand da sempre impegnato nello sviluppo di soluzioni che uniscono estetica, qualità e, fondamentale, sostenibilità nel pieno rispetto del “Pure Freude an Wasser” (vivere l’acqua come pura gioia).

La nuova location è disposta su due livelli: al piano terra si trovano diversi concept bagno arricchiti delle più prestigiose e sofisticate soluzioni GROHE, mentre al primo piano sono invece esposte le collezioni cucina, che comprendono, per esempio, i colorati Essence Professional e i sistemi di filtrazione e trattamento acqua GROHE Blue Home e GROHE Red, oltre ai sistemi doccia perfettamente funzionanti.

Non c’è mica molta differenza tra la creazione di una collezione di Chanel e una di rubinetti (e mica scherzo).

 

 

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