I blog destinati a sparire? Assolutamente no

I blog destinati a sparire? Assolutamente no

“Tu che fai da tanto questo lavoro, come è cambiato?”
Perché, chi ancora avesse qualche dubbio in merito, sì, gestire e creare contenuti per il mio blog, è un lavoro.
Ieri mi hanno posto questa domanda, e sinceramente non c’ho pensato più di mezzo secondo a rispondere: prima esisteva solo il contenuto, poi sono arrivati i social network.
In parole povere prima c’erano i blog, i racconti nei blog, che potevano essere pappardelle d’inchiostro (presente) o una manciata di foto con due o tre righe di contesto, poi sono arrivati Facebook, e soprattutto il “dannato” Instagram.
Ci sono alcune aziende che addirittura ti chiedono come attività solo social post, dimenticandosi del tutto della struttura principale, quella su cui i contenuti rimangono, non passano, si possono ricercare e trovare su google, il tanto (da me) amato blog.
Ultimamente ho letto vari post sul fatto che i blog stanno diventando obsoleti, e su questi vari post c’era l’esempio del Wall Street Journal che ne ha chiusi otto.
“Ormai l’informazione passa dai social network”
Si è scatenata una polemica tra le sostenitrici di un certo tipo di contenuto più “strutturato” e chi invece ama “sbattersi di meno” postando una foto nel suo Instagram da migliaia di fan ovviamente comprati, senza pensare troppo a cosa scrivere.

I blog sono in crisi, è vero. Ormai si sa, leggiamo sempre meno e in maniera sempre più superficiale, non è certo la scoperta dell’acqua calda. Detto ciò tagliamo la testa al toro dicendo che i blog saranno a destinati a sparire.
Ma manco per niente.
La comunicazione cambia, e lo fa sempre più rapidamente, dunque mantenere un blog è sempre più difficile, ma assolutamente non impossibile.
Il segreto sta nell’intuizione, nel rimanere attivi con le orecchie dritte ai rapidi cambiamenti di gusti e tendenze, quindi i blog si trasformano, non spariscono.
Vedi le stesse fashion blogger.
Quando i fashion blog erano diventati pagine di Postal Market o Glamour, a seconda della qualità fotografica, con sole pose, per lo più uguali, sparate per anni, c’è stata una più o meno naturale esigenza di trasformazione.
Nacquero così i blog di lifestyle o i magazine, che davano una panoramica più ampia di tematiche affrontate.
D’altra parte qualsiasi cosa ha un ciclo di vita, e se questo discorso “dello sparire” fosse applicato su tutto, vivremmo in un’era di robot usa e getta, un insulto per la nostra intelligenza e le nostre tradizioni.

Faccio un esempio: si sente dire sempre più spesso che gli artigiani siano destinati a morire.
In teoria è vero, ormai ci sono i grandi magazzini, le grandi catene con prezzi molto più competitivi. In pratica se l’artigiano fosse capace di adeguarsi, se il vecchio fosse in grado (e avesse voglia) di modernizzarsi accettando di aprirsi al nuovo senza snaturarsi, non sarebbe proprio così.
Ci sono artigiani che ho conosciuto che si sono sempre rifiutati di avere una mail o di farsi il sito Internet, nel 2017, continuando però a lamentarsi e basta, quindi ovvio che quelli siano destinati a dire ciao ciao con la manina.

Questo per dire che no, non è ancora il momento della decadenza dei blog; saranno o di nicchia, saranno per un pubblico specialmente più grande, avranno successo quelli creati da menti dotate d’intuizione, intelligenza e umiltà per capire che quello che hanno fatto fino ad ora non può essere verità assoluta, ma che invece può e deve necessariamente cambiare.

Gonna: San Andrès Milano
Borsa: Federica Berardelli
Gioielli: Aurum by Federica Fabiano
Giacca e T-shirt: vintage

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  1. Rosamaria

    9 July 2017 at 14:25

    I blog fatti da vere giornaliste come te, curiose e quindi foriere di vere notizie per chi li legge, a mio parere sono destinati a durare, anche con la loro nicchia di lettori autentici, e non gente di passaggio o fake followers che bla bla già sappiamo. Il tuo blog segue delle linee editoriali che non si limitano all'”oggi mi metto questo”. Parla di te e di luoghi o “cose” (termine immenso come te, capace di parlare di qualsiasi cosa) che non sapresti mai raccontare in maniera commerciale. Questo lo rende unico, come gli artigiani che, finché resistono, contribuiscono a rendere il nostro paese una roccaforte di stile e qualità, parole non sempre su misura col sistema moda.

    • Lucia

      17 July 2017 at 20:12

      sono commossa, te lo giuro <3