Un blog è un blog

Un blog è un blog

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Quando davvero tanti anni fa aprì il mio primo blog, lo aprì esclusivamente come un diario personale. Scrivevo cose, piano piano arrivavano gli amici virtuali, e si stava bene così.
Adesso il blog è diventato un lavoro, e di questo ne sono felicissima; spesso però mi fermo a riflettere e mi chiedo se sia davvero necessario cercare sempre lo scatto perfetto, postare solo cose cool, arrancare forzatamente per pigliare il mood giusto, e intraprendere qualche altra azione con qualche parola in inglese nel mezzo.
In teoria sì, in pratica no, per nulla.
Alla fine un blog è un blog, e non un giornale, nemmeno un sito, e per me deve comunque restare qualcosa di coerentemente spreciso e naturale.

Giorni fa andai a Recco alla ricerca di qualche ondina, e dopo averne prese alcune, ho scattato qualche foto random, e me ne sono fatte scattare di altrettanto abbastanza casuali.
“Non sono foto da blog, sono belle, ma non da blog, vanno bene per i social”, ma ho deciso di pubblicarle lo stesso. Foto di me dopo il bagno, senza trucco e senza inganno, vestita con i miei pantaloni, senza la necessità di taggamenti vari, e con altri vecchi pezzi regalatami da vari marchi, che non ho bisogno di taggare (lo feci già all’epoca).
Ho il terrore di perdere la spontaneità, l’ingenuità, la naturalezza che dovrebbero essere in un blog, nonostante le marchette, che ribadisco sempre che se si devono fare, si devono fare bene.

Insomma oggi cerco di ricordarmi questo: che un blog è un blog. Non un sito, non un magazine, non un cartellone pubblicitario, e nemmeno una fanzine. Ma un blog.

Tag: no, stavolta non ci sono.

 

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torrefazione-bocchia

Comments are closed.
  1. MadameLaGruccia

    28 November 2016 at 16:04

    …e ti dirò, cara Lucia, le trovo splendide comunque. Nel senso che non saranno foto “da blog”, seguendo una qualche definizione contenuta chissà dove, eppure sono foto belle… da vedere. E forse, per chi ti segue, conta solo questo (mi rendo conto non per chi investe, perchè vorrebbe che i loro prodotti fossero inseriti in un mondo quanto più “dreamy” possibile… ma i blog, i social ecc, non dovevano avvicinare voi da quel lato a noi da questo lato, in fondo?)

    Dico solo che l’ironia salverà il mondo, ma pure la naturalezza e la spontaneità.
    Grazie 🙂

    Angela
    http://www.madamelagruccia.blogspot.it

    • Lucia

      29 December 2016 at 13:38

      grazie!