Zoolander 2: un centrifugato scaduto di déjà vu

Zoolander 2: un centrifugato scaduto di déjà vu

tumblr_o23ivwMOBB1sotwrfo1_500Come quei cani che dalla finestra credono di aver visto l’ombra del padrone, così si fiondano davanti alla porta per aspettarlo, ma no, non era lui. Orecchie basse e riposizionamento finestra in attesa parte II. Mi sono sentita esattamente così all’uscita del cinema, dopo la visione di Zoolander 2.

Eppure l’inizio è stato stato così bellino: foto con parrucchino versione Hansel, sorseggiamento calmo di un Crodino Twist, più di quattro chiacchiere con l’amica prevalentemente a tema “mangiare”.
Come ho già detto, credo che i film siano come i cibi nuovi: bisogna vederli e assaggiarli tutti, per poi decidere come siano, e non segarli a priori, infatti così ho fatto per Zoolander 2, che ho segato a posteriori.
Quello di Ben Stiller è un film idiota, troppo idiota, a volte talmente tanto idiota da essere fastidioso. A tratti m’è pure parso di assistere a Scary Movie, serie di film che non mi ha mai fatto ridere per più di due secondi ogni centoventidue battute.
Derek Zoolander fa sempre le stesse facce, e pure le stesse battute, Hansel McDonald fa sempre le sue orge, Mugatu è sempre il cattivo, e tutti hanno sempre lo stesso look. Di nuovo ci sono il figlio di Derek che all’inizio non accetta perché grasso (me lo sarei aspettato), e Penelope Cruz, che è più bella che mai, ma no, non fa certo sbellicare, e non è colpa sua, ma di chi le ha scritto le (non) battute.
tumblr_o2dtq55mcD1qhub34o2_500Voglio dire: la massima di fondo, la morale, se così si vuole chiamare, c’è, e anche quella è sempre la stessa: fare del sano sarcasmo sul mondo della moda, con tutti i suoi relativi manichini, plastiche, e la sua pretesa di salvare il globo tramite lustrini e personaggi convinti di essere stati investiti dallo Spirito Santo.
Ammirevole, davvero. Ma si era già visto nell’edizione precedente. Vogliamo andare avanti? O immergersi come carote e zenzero nel solito frullatore per centrifugare continui déjà vu? La seconda. Penso che la pellicola avrebbe avuto più fortuna se spezzettata in tante micro-pillole somministrate a dosi, perché in effetti degli spot divertenti ci sono, come la presentazione della bomba dal design realizzato da Philippe Stark in collaborazione con Al Qaeda, il selfie pre-morte con duck face di Justin Bieber, o Benedict Cumberbatch nei panni di un modello/a dal dubbio genere sessuale (per questo ha attirato critiche su critiche, a mio parere inutili ed eccessive).
tumblr_ny2nj69B8G1r8dhqqo1_500Probabilmente l’ancora di salvataggio del lungometraggio, con rima annessa, sono i continui camei, da Anna Wintour a Katy Perry, da Valentino mummificato a Tommy Hilfigher, da John Malkovich a Sting, tutta gente che non ti aspetteresti mai, e che fa ironia su se stessa.
Ma non basta.
Non c’è niente di divertente nell’hotel D’Cacca, fatto letteralmente di cacca, e nemmeno in certi personaggi come Don Atari, le cui battute sono incomprensibili a cervelli dotati di più di due neuroni, e Kristen Wiig, che fa la potente donna dell’est tutta rifatta.

Pensare che a partire dalla (vera) sfilata sulle passerelle di Valentino, fino ad arrivare alla promozione (con la Fiat, la Barbie, il Crodino Twist, la App, provatela, etc…) era tutto perfetto, l’aspettativa era alle stelle.
Per poi scadere nell’ovvietà.
Mi spiace, non volevo credere alle critiche, non volevo perdere la speranza in una naturale evoluzione, ma alla fine ho ceduto e ammesso che Zoolander 2 è proprio brutto.

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