Gallina vecchia fa buon brodo, lo so

Gallina vecchia fa buon brodo, lo so

Si riducono ad una trilogia le mie fisse degli ultimi mesi: sport con la tavola, il mio bagno, lo sto dipingendo, ci sto attaccando vinili e foto di insegne, e cose vecchie.

Diciamo che a proposito di cose dei tempi passati, ho il dito lesto e molesto con l’hashtag #vintagelook, mi è persino stato fatto notare più volte.
Per chi non lo sapesse, “vintage” è roba diversa da “retrò”, me lo ha insegnato Elisa Motterle, che assieme a Rossella Migliaccio, tiene corsi di Vintage Styling (andateci).
Cioè, vintage è qualcosa che va dagli anni Venti agli anni Ottanta, retrò è tutto ciò che c’è oggi e che è ispirato al vecchio. Poi ci sono il second hand e il pre-owned. E chi lo sapeva.

Stando agli insegnamenti della fantastica coppia Motterle-Migliaccio, il look qui presente (acquistato al mercato di viale Papiniano a Milano, parlo del vestito), dovrebbe essere ispirato agli anni Quaranta, che sono tra i miei preferiti per i seguenti motivi:
– Era l’epoca delle pin-up, di Casablanca, di quelle gran figliole di Rita Hayworth e Veronica Lake. Mi sono giusto recentemente rivista The Lady From Shangai e addio, devo diventare Rita Hayworth-
– Le uniformi facevano parte della vita di tutti i giorni, e io faccio la spola nelle varie “Casa del camice” o negozietti per domestiche, e così via. Senza manco, tra l’altro, sapere attaccare un bottone o passare l’aspirapolvere, quindi è amore vero. Zia Miuccia mi capirebbe, lo so.
– Il simbolo degli anni Quaranta era il rossetto rosso, ci si firmavano pure le lettere. In realtà questa cosa basterebbe a farmi amare gli anni Quaranta.
– C’era il make-do-and-mend, ovvero la filosofia spiccia del “non si butta via niente”, si ricucivano, ritagliavano, disfacevano e rifacevano vestiti che era una meraviglia.
– C’erano quei pantaloni per la donna ampi a vita alta che mi fanno sballare.
– Gli uomini erano dei fighi.

Tuttavia i “miei” anni sono anche i Cinquanta: look da bambola bionda e scema (ma chi se ne frega), tacchi a spillo, pendant, cucine color pastello da Barbie Malibu, e design italiano.
No, non è vero, in realtà i miei anni sono tutti, bastano siano “vecchi”, compreso tutto il trash degli anni Ottanta e la sciatteria dei Settanta.
Data questa fissazione per il vintage in generale, sto smanettando un sacco con le foto per trovare il filtro perfetto “vecchio”. Ho scoperto da poco Lightroom di Adobe Creative Cloud, alias la svolta, con milioni di filtri da scaricare.
Qui ho smanettato e basta, nel prossimo post ho usato un filtro arancione da paura. E non so perché vi dia adesso questa notizia, dato che riguarda il post successivo.
Cioè forse sì: sono vecchia dentro e comincio a perdere colpi. Questo è.

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Comments are closed.
  1. giulia

    14 February 2016 at 11:02

    abito bellissimo!

  2. Blery&Ily

    10 March 2016 at 19:30

    Bel post e bellissime le foto.
    Qualcosa di vintage non stona mai.
    http://www.thesprintsisters.com