C’è l’albero di Natale, e c’è quello di San Valentino

C’è l’albero di Natale, e c’è quello di San Valentino

albero

Immagino che per molti il San Valentino sia come la Strega Nera di Fantaghirò: un nemico sicuramente da evitare, e se si riesce da combattere. Pensare Valentino fu pure un santo, chi se lo immaginava che sarebbe stato così tanto odiato.
Due settimane prima di codesta festa partono i gruppi di whatsapp (sia mai chiamate come farebbe gente normale, no, è troppo retrò) dai titoli “San Valentino”, o “San Valentino single”, o nel caso dei più giovani, o tamarri, a seconda dei punti di vista, “San Vale No”, su cosa fare il 14 febbraio. E il piano è sempre lo stesso: tavolate di galline con l’unico obbiettivo di festeggiare che “single è meglio”. E fanno pure finta di crederci.
Dato che ancora in testa ho un neurone, ad oggi non ho mai partecipato a nessuna di queste cene, e se un domani lo facessi, per favore, vi autorizzo a prendere i dovuti provvedimenti.

Non posso nascondere, d’altro canto, che quelle volte che ho ricevuto rose o altri regali, ho gongolato di piacere, per due motivi: il primo è che pensare che qualcuno, chiunque, ti pensa è bello, il secondo perché, come ho scritto pure nel mio libro, ormai pochi, pochissimi, praticamente nessuno, hanno le palle per mandare un whatsapp, figuriamoci dei fiori o cioccolatini (eppure io sono una fan incallita dei cioccolatini). Ormai tutti hanno paura di dire, preferiscono perdere in partenza, piuttosto che giocare, e dio solo sa perché.

Insomma, che uno ci creda o meno, ricevere un pensiero il 14 febbraio è cool. Anche se certi per finta dicono che non sono interessati a regali. Certo, e Cristo è morto dal freddo.

Personalmente a San Valentino ho sempre mandato o regalato pensierini alle mie amiche più care, specie se single, anche solo dei bigliettini, perché la festa degli innamorati è comunque un filino discriminatoria, e perché “amore” non è solo quello tra uomo e donna, o uomo e uomo, o donna e donna, inteso come relazione intima insomma, ma tra tutti quelli che si vogliono bene, in generale. L’anno scorso, per esempio, ho regalato una pallina a Lina, il mio gatto, noi sì che ci amiamo. E non mi sono sentita per nulla sfigata, gattara disperata, anzi.

Quest’anno mi sono incuriosita molto quando sono venuta a sapere di Treedom, un sito dove piantare alberi con un click, regalarli a chi si ama, e seguirli online, e ho subito sostenuto il progetto.
#BeWildBeTree è praticamente un’idea regalo green per celebrare San Valentino e poter vincere, con un’estrazione finale dedicata a tutti coloro che piantano un albero, una notte per due persone in Toscana nella Casa sull’Albero progettata dall’interior designer Riccardo Barthel.

Fino al 15 febbraio su www.treedom.net/sanvalentino chiunque può scegliere uno dei quattro alberi Love Limited Edition, dal Banano, l’Albero delle Fantasie per i più audaci, al Cacao, l’Albero della Dolcezza per chi non rinuncia ai piaceri zuccherini, fino al Mango, l’Albero della Felicità, alla Grevillea, l’Albero della Pazienza, e personalizzarlo con un messaggio di auguri.

“Tutti gli alberi saranno piantati nel Sud del mondo – spiega Federico Garcea, fondatore di Treedom insieme a Tommaso Speroni – e ciascun albero invecchierà serenamente lì dove è stato piantato, accudito e tutelato da un contadino della zona. La filosofia dei progetti di Treedom è infatti quella di coinvolgere direttamente i contadini locali e piantare alberi laddove ce ne è più bisogno: in questo modo, oltre ad apportare benefici ambientali globali grazie all’assorbimento di CO2, gli alberi contribuiranno anche a migliorare le condizioni economiche e sociali dei contadini coinvolti e delle loro famiglie”.

Aggiungo che in cinque anni grazie a Treedom sono stati piantati 230.000 alberi in Africa, America Latina e Italia, tutti fotografati e geo-localizzati. Mi sembra dunque che come idea di San Valentino sia davvero bella e buona, o se vi piace l’idea, “hipster”, o chiamatela pure originale. O un po’ come pare a voi.

Mi immagino già cuori sparpagliati di un altro colore quest’anno, verdi, non solo rossi.

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