La domenica è mia e solo mia

La domenica è mia e solo mia

Una delle più belle cose della domenica è la mattina. Svegliarsi con quel filino di luce che fa capolino dalla persiana che al sabato sera, strano ma vero che mi ricordi sempre di farlo, lascio un po’ aperta. Succede solo la domenica, le altre mattine mi sveglio al buio, perché è rito quotidiano alzarmi per aprire finestra e persiane, prima di imbastire qualsiasi altra cosa, incluso mangiare e andare in bagno.
Invece la domenica godo nel cercare di trovare quel filino lieve di luce che ho apparecchiato appositamente la sera prima, godo nel contorcermi tutta per raggiungere quel raggio che vada a formare una striscia sul mio sguardo. Bè, certo che mi contorco, non è che la sera precedente possa dire al sole: “Adesso tu passerai esattamente perpendicolare al cuscino per carezzarmi la testa”. Quindi capita che mi ritrovi piegata su me stessa, con gli occhi chiusi e la pancia in su, proprio come un gatto.
Siamo io e Lina ad occhi socchiusi sul letto, in effetti, se qualcuno ci facesse una foto saremmo carine.

La domenica mattina è fantastica perché mi permetto il lusso di non farmi la doccia, ma di vestirmi subito ed uscire per andare a fare colazione lì nel bar davanti al parco della Martesana, da Alvin’s, dove hanno una marmellata che ti fa vedere mini pony e arcobaleni; alla pasticceria La Martesana non ci vado più, sono troppo scortesi, e poi se uno è allergico all’uovo, per esempio, manco hanno la decenza di darti due fette di pane con il burro, t’attacchi ecco. E allora no, v’attaccate voi.

Ogni tanto piglio lo skateboard e “faccio du’ versi” (espressione toscana), cioè per tornare dalla colazione mi metto sulla pista ciclabile vicino casa e faccio avanti e indietro. Ed io sono felice così. Niente di professionale eh. Mi piacerebbe un sacco avere un compagno/a di skateboard, mi divertirei ancora di più secondo me.
Ogni tanto cado, ma tanto io rimbalzo, e poi ogni culata è un’esperienza in più, così si dice.

Poi torno a casa e scrivo, poi vado in piscina. Per me la domenica sportiva non è quella della tv, ma quella attiva, in prima persona. Poi o mi rimetto a scrivere o esco a fare foto, o leggo.
Che sia chiaro: la domenica è mia, e non permetterò a nessuno di rubarmela.

 

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