“Ritorno al passato”, un film di Giorgio Armani

“Ritorno al passato”, un film di Giorgio Armani

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A me Armani piace sempre, perché, e forse sto per tirare una bestemmia, è italiano pur essendo internazionale, e lo è essendo comunque “sempre più italiano”. Non so se mi sono spiegata.
E poi è elegante, mai sguaiato o eccessivo. Emporio Armani o è noioso o è raffinato, dipende dai punti di vista, per me è chic, ed è pure azzeccata la svolta che ha preso dallo sportivo al ricercato.

La collezione che ha sfilato a Milano (Autunno-Inverno 2015/2016) è stata geniale, proprio perché un mix di austerità e pizzico di dolcezza, di rigore e raffinatezza.
Mi ha colpita al cuore perché Giorgio Armani ha usato quel mix di colori che preferisco, pietra e rubino, povertà e ricchezza, tenue e forte, spento e acceso.
Mi sono immaginata le Rossana del nonno, il suo sfoderarle dalla tasca dei pantaloni “da uomo”, mica jeans, ho sempre pensato che le sue tasche fossero bucate e avessero una sacca contenitiva all’interno per metterci dentro caramelle e caramelle; quell’eleganza inglese, un aperitivo chic sull’erba, una sfilata con la “S” maiuscola degli anni Novanta.

E poi ci sono i completi, ed io faccio parte del partito “Ritorno al completo”, e quindi di “Ritorno al passato”, mica futuro.

Foto prese da Style.com

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