La lecita invadenza della montagna

La lecita invadenza della montagna

bagninuovi_hotel_bormio

Io di montagna non so niente. A tal proposito ricordo a tutti ma soprattutto a me stessa che pochi mesi fa andai a lezione di guida sul ghiaccio con Miki Biasion con le adidas, il foulard vintage al collo, jeans a vita alta e dei calzini di cotone.
Non a caso nacqui bionda e quando crebbi divenni pure un po’ volutamente e un po’ anche no naïf. Insomma un vulcano di non praticità, smemorataggine e caso in esplosione.
Io di montagna “sapevo” a diciotto anni, unico anno in cui sono andata a Madonna di Campiglio ad imparare a fare snowboard, che mi piacque tantissimo, e che nonostante ciò fu l’ultima volta.
Ancora devo capire perché abbandoniamo le cose che ci piacciono, non può essere solo pigrizia, e questa lo considero uno dei quesiti più misteriosi della vita, in generale.

Quindi quando Levissima mi ha proposto di andare in montagna, mandandomi una mail il cui oggetto era “La Scalata” ho accettato ad occhi chiusi.
I miei hashtag della vita sono due: #acaso e #falletutte.
Anche se non sapevo che La Scalata avrebbe compreso giri in elicottero e azioni da Indiana Jones, ovvero raggiungere vallate scorrendo su una fune con sotto il nulla cosmico imbracata a dovere.
Cioè, se l’avessi saputo, probabilmente sarei stata lì una settimana prima a buttarmi in su e in giù dodici volte al giorno urlando come una pazza dalla gioia del poter “volare” da una parte all’altra.

Sono stata in montagna per La Scalata appunto, la seconda edizione del docu-game di Levissima lanciato in collaborazione con National Geographic che trasforma la Valtellina in videogioco per pc e porta sulla vetta del ghiacciaio dove nasce l’acqua.
Quello che ho dovuto fare è essere lo scalatore “reale” che dalla Val Viola doveva arrivare al ghiacciaio Dosdè Orientale, a 3.440 metri, per poi rimanere stupefatto dal meraviglioso paesaggio di lassù. E lo dico già, missione compiuta.

Ma andiamo per ordine.
Ho soggiornato al Grand Hotel Bagni Nuovi di Bormio, un gioiello in stile liberty, uno di quelli che ti fa subito pensare a Wes Anderson e a quei film in cui ti sarebbe bastato anche essere quella che puliva le gocce dei lampadari solo per la bellezza di starci dentro.
Un hotel con una sala per la cena che ti fa sentire una figa vestita con abiti di classe anche se effettivamente hai una T-shirt con la pezzata e i capelli con la coda tattica, delle sale ricreative con gli scacchi e una specie di Forza 4 in legno (dio quanto mi emozionano queste cose) e le camere con la vasca che volendo sparpaglia acqua termale con la leggera rotazione di maniglie d’una volta che avrei voluto volentieri staccare e portare a casa. Viva le cose vecchie. E un balconcino da cui pensare alla religiosità del silenzio, all’impossibilità che quel verde speranza non possa essere più verde speranza di così, con vista casettina sola soletta adiacente ad un piccolo boschetto.
È da quei balconi lì che si fanno pensieri sempre troppo nostalgici o sempre troppo bucolici.

Il nostro “percorso avventura” è iniziato appunto dalla Val Viola, con la guida alpina Giuliano Bordoni a farci da Cicerone e ad aiutarci a superare gli “ostacoli” (dato che pioveva il terreno era pure anche un po’ più scivoloso).
Per fortuna sono una persona allenata, non fumatrice e abbastanza spavalda perché andare a fare questo genere di “camminate” tra rocce, boschetti, salite, discese e passaggi tra vallate nel vuoto non è una cosa né da mezze seghe, né da persone non sportive e nemmeno da persone che soffrono di vertigini, detto proprio sinceramente.
Ho capito che quando scali in realtà fai tantissime cose: socializzi, diventi automaticamente amico di chi fino a ieri l’altro non lo era, respiri più profondamente, perdi meravigliosamente la cognizione del tempo che scandisci inconsapevolmente come se fosse qualcosa di non importate e di sacro allo stesso tempo, e soprattutto ti dimentichi di quello strumento del diavolo che è il cellulare, mediti, soffri di quella lieve sofferenza che alla fine ti fa godere, sei felice.

La cosa che mi ha fatto impressione è che fare tutte quelle cose “spericolate” (tirolese ed elicottero) non mi ha intimorita per nulla, anzi, mi ha reso da una parte euforica e dall’altra è stato come se le avessi fatte da una vita (certo, io tutti i giorni mi sposto con l’elicottero). Evidentemente ho una parte di me incosciente. E mi piace.
A proposito di elicotteri, l’abbiamo preso per andare laddove nasce l’acqua Levissima: un freddo cane, quella condizione ideale che ti sconquassa bene fino a renderti, per paradosso, talmente tanto calma da farti chiudere gli occhi e lasciarti in pace a meditare sull’impotenza che hai nei confronti della perfezione e della fantastica invadenza della natura, perché quando non fa male, solo lei può essere invadente, gli umani no.

E niente, ho sfidato me stessa, le mie emozioni, ho parlato, mangiato, respirato purezza, che è sempre sinonimo di bellezza, ho pensato.
E penso anche adesso, oltre che a quelle meravigliose palline fritte di formaggio, al prossimo tour in montagna (magari torno a scuola di snowboard).
Intanto voi giocate a La Scalata e godetevi quei meravigliosi paesaggi.

(Favoloso) abbigliamento da montagna:
Pantaloni e giacca: Patagonia (marchio che ho recentemente scoperto e che ha una storia pazzesca)
Zaino: Thule Capstone 32L
Maglia e felpa con zip: Reda Rewoolution

Foto scattate con Canon 6D

hotel_room_view_bormio

dinner_hotel_bormio grand hotel bormio levissima hotel_bormio_dinner_flowers hotel_play_bormio house_bormio_windows

ghiacciaio_desde_piazzi_levissima_fashionpolitan

ghiacciaio_desde

giuliano_bordoni

patagonia_look_fashionpolitan legno levissima_valviola_fashionpolitan levissima-valviola-fashionpolitan look_patagonia_montagna_fashionpolitan pantaloni_patagoina_fashionpolitanpatagonia_look_ponte_fashionpolitan reda_fashionpolitan_look_levissima thule_backpack_fashionpolitan_montagna thule_backspack_fashionpolitan_levissima tirolese_bormio_d valviola_fashionpolitan_valtellina valviola_montagna_levissima_fashionpolitan view_valtellina-bormio

Comments are closed.
  1. Antela

    25 May 2015 at 11:21

    Magnifico =)
    kisses
    http://balmod.wordpress.com