La domenica a rallentatore

La domenica a rallentatore

trench lungo

Io amo la domenica, non perché sia il giorno in cui io non lavori, perché ormai lavoro praticamente tutti i giorni, e non me ne lamento, sia chiaro, ma perché nonostante tutto è il giorno della calma, e lo è per tradizione. Prima lo era perché andavo alla Messa, a far merenda prima del pranzo con il panino al tonno al Bar Cristallo, a pranzo dalla nonna e poi a giocare tutto il dì, adesso lo è perché qualsiasi cosa io debba fare di domenica, la faccio a rallentatore.
Nessuno nel settimo giorno della settimana può dirmi “lo devi fare in due ore”, perché tanto non lo farò mai, o meglio lo faccio, ma con i miei tempi della domenica.

Il bello della domenica è quando ti alzi al mattino (io adoro la mattina), non troppo tardi, perché non voglio perdere tempo, né troppo presto, perché dormire di più è sano, e iniziare a cazzeggiare, scrivere, leggere con accanto Lina e una tazza di latte con i cereali. Che poi faccio tutto ciò ogni giorno della settimana, ma con un altro mood. Sono abbastanza abitudinaria.
Dopo pranzo, verso le 15,00, vado in piscina, di domenica se sono a Milano e sempre nei giorni lavorativi, ed è sempre quel meraviglioso orario in cui non c’è nessuno.
Poi cammino tanto, o pedalo tanto, da sola, con a braccetto la mia macchina fotografica e alle orecchie la mia musica, scanso foglie d’autunno, calcio sassetti d’estate, sfioro pozze con la pianta dei piedi d’inverno (è sempre stato uno dei miei divertimenti preferiti) e ascolto meno musica in primavera (la primavera canta da sola).
Alle volte vado in centro, nei momenti in cui non odio farlo, perché davvero per la domenica in centro bisogna essere preparati psicologicamente, ma cerco di prendere vie alternative, pur rimanendo nel cuore della City, infatti scopro quasi sempre posti nuovi e fighi, vedi questa galleria, in una traversa d’una parallela di Corso Vittorio Emanuele.

La domenica è anche caffè con panna, quello del Bar San Carlo se possibile, uno di quei bar che non ha mai avuto la pretesa di modernizzarsi, ma di restare così meravigliosamente com’era, ovvero con i camerieri con la giacca bianca, gli arredi in legno e quella luce giallognola che colpisce pasticcini, bancone, tazze e capelli di clienti e commessi mettendoci su quel riflesso caldo un po’ più in basso della riga (Mila ce l’aveva sui denti il “brillantino” di riflesso, qui ce l’hanno sui capelli).

La domenica è film o vino con gli amici, oppure meravigliosa solitudine, te stessa. Dipende.
Il bello della domenica è ripetere ciò che facevi da bambina ma da grande, è quel pizzico di ritualità, di cose semplicissime gustate al meglio perché le assapori con lentezza.
È fantasmagorica e quasi surreale calma.

Trench e jeans: Stella McCartney

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Comments are closed.
  1. maddy

    1 December 2014 at 9:48

    queste foto (e questo pezzo) mi piacciono moltissimo perchè oltre allo styling le foto spiegano perfettamente quello che dici a parole. Il tutto ti trasmette una calma, una gioia leggera e la serenità che solo un giorno “lento” può darti.

    • Lucia

      1 December 2014 at 9:58

      Maddy <3

  2. Sabrina

    2 December 2014 at 10:18

    Che bella che sei Lucia.
    Sabrina

    • Lucia

      2 December 2014 at 12:59

      grazie <3

  3. salvatore impellizzeri

    5 December 2014 at 9:15

    BELLO IL CAPPOTTO!!!!!
    DAI UNA OCCHIATA AL MIO BLOG
    http://WWW.THEBLACKBEARD.IT

  4. Lara

    20 December 2014 at 9:20

    …ciao! Per un lavoro che dovrò fare ho digitato “blog famosi” e sei apparsa tu…perchè ho scelto di leggerti? Perchè in questo pazzo mondo mi sembri la più normale, autoironica e spontanea ! Magari il mio lavoro non andrà mai in porto o forse si’….comunque ci tenevo a farti i complimenti. Un saluto da una fiorentina-aretina-toscana. Lara

    • Lucia

      20 December 2014 at 10:07

      ciao Lara/compaesana, e grazie mille. Spero il tuo lavoro vada in porto (tengo le dita incrociate) 🙂

  5. Eni

    4 January 2015 at 21:21

    Ma che belli i tuoi post!!!! Adesso ne ho letti almeno una decina e non so per quanto ne andrò avanti ;))) Chissà perché ti scopro adesso?! Però mi fa molto piacere…meglio tardi che mai, no?
    Bellissimo il tuo trench.
    Un abbraccio,
    Eni

    http://eniwherefashion.blogspot.it/