Chanel N°5: #theonethatiwant

Chanel N°5: #theonethatiwant

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Il Film:

Incredibile. Quando l’ho visto in anteprima ho avuto i brividi, chissà, forse gli stessi che ha avvertito Gisele quando in quella fantastica spiaggia vista-fantastica-casa si è tolta la (meravigliosa) tuta Chanel dopo aver surfato fra onde incredibili.
Insomma, è tutto un monstrum, un prodigio.
Senza troppi giri di parole: il film dell’ultima campagna pubblicitaria dell’iconico profumo Chanel N°5 è un capolavoro. E per una serie di ragioni che vado ad elencare.

Primo: la direzione è di “uno” come Baz Luhrmann, che è un po’ tutto, attore, produttore e regista, e che ha nel suo CV un mucchio di parole, per esempio, abbastanza impressive: “Il Grande Gatsby”.
Mi sono stupita quando ho visto che per questo film si è messo lui in prima persona a recitare le scene degli attori, per poterle “spiegare” meglio e fare vedere loro “che tutto è possibile”, parole sue. E questo significa una manciata di cose: estrema professionalità e serietà, umanità e umiltà, passione.

La seconda ragione, non in ordine di importanza, è Giselle Bündchen, una donna che, per motivi a me ignoti, appare tanto inarrivabile quanto la bella ragazza della porta accanto.
Non sono d’accordo con chi la definisce la nuova Marilyn Monroe perché lei non è una diva, o per lo meno io non la vedo così, perché è sì bellissima, ma vedo tanta dolcezza, non sfrontatezza o indifferenza, o in generale, non l’allure di una diva “classica”.

La terza ragione si chiama “storytelling”, cioè, ringraziando il cielo ci sono ancora spot televisivi, specie di profumi, che raccontano una storia, e che non si limitano a bocche semiaperte, scene sensuali, mossettine senza senso e robe da “fai l’amore con il profumo”. Mi arrabbio sempre quando vedo non-storie di profumi tutte a sfondo erotico, ma non sono passate di moda?
Questa invece è una storia d’amore, no ammiccamenti, no gambe aperte, né bocche a lato B di gallina, e anzi, è proprio l’amore nel suo stato più romantico che vince su tutto, anche sulla carriera. Poi certo, ogni donna capace di intendere e di volere se avesse davanti uno come Michiel Huisman, sceglierebbe l’amore.

E tutta la storia ha un senso: parte da una spiaggia, dove Gisele al mattino fa surf in solitaria (ecco, qui la scena è totalmente irreale, lei che cavalca un’onda in tutta tranquillità quasi piangendo, forse è l’unica parte direi comica poiché davvero incredibile nel senso di non credibile, che non mi è piaciuta) e continua nella sua meravigliosa casa, è una mamma, perché c’è una figlia che l’aspetta, fino poi sul set, perché è una modella di successo, e in un teatro dove scappa alla fine per raggiungere l’amore.

C’è il trend del surf, di questi tempi davvero di moda, e c’è il non-trend dell’amore, quello è un evergreen. E poi c’è bellezza in ogni dove.
Piccola riflessione, sempre in tema d’amore: ma quanto è brava la Bündchen davanti a una macchina da presa? Ho letto inoltre su qualsiasi review sul video che lei qui sia sexy, forse perché hanno fatto copia e incolla da qualche parte, ma per me manca un avverbio fondamentale: è naturalmente sexy. È diverso.

La quarta ragione per cui questo film è un capolavoro è la colonna sonora, che amplifica il romanticismo, il dramma, la storia, ed è “The One That I want” reinterpretata da un bravissimo Lo-Fang. E la musica non è solo la musica, è come se recitasse anche lei, se fosse la terza protagonista, quella che ti inietta sempre in corpo un misto di adrenalina, liquido per la sacca lacrimale e manciate d’aria fredda pronti per essere gettati addosso per farti drizzare i peli.

E comunque, un minuto di silenzio per Gisele, e per tutti quelli che scrivono la sua povera “u” del suo povero cognome senza puntini sopra perché fa fatica loro perfino copiare-incollare. Come se scrivessero il mio nome: “Luca” invece che “Lucia”, mi arrabbierei e non poco.
Prendetevi adesso diversi minuti di silenzio, e dite al capo che avete da fare, perché questi video ve li dovete davvero vedere tutti, e sognare. Anzi, sul canale youtube di Chanel li trovate tutti, dateci sotto.

N°5 #theonethatiwant

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The Director:

The Costume Design:

The Cast

 

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