Un po’ e un po’

Un po’ e un po’

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Non mi voglio dimenticare come sia iniziato il mio blog: iniziai pubblicando look “casalinghi”, con miei abiti, spesso anche abbastanza tamarri, comprati da me forse in balia di droghe o bevande alcoliche. Poi il mio “spazio”, come quello di molte altre mie, chiamatele, colleghe, è diventato anche una vetrina: grandi marchi ci prestano abiti e noi li interpretiamo facendo le belle statuine. Cioè, io voglio interpretarli, mi piace ancora usare il mio cervello, e mi piace anche fare la bella statuina. E voglio, soprattutto, dirlo: certi vestiti non sono miei, e penso non ci sia nulla di male.

Ultimamente sto tornando alle origini: sono andata in vacanza con pezzi miei, con il mio guardaroba. In realtà non erano in programma così tante foto che poi abbiamo fatto, perché nella mia mente plagiata mi dicevo: “Ma non ho quell’outfit figo, non posso”.
E invece ho potuto, eccome se ho potuto. Avere un blog non significa postare solo look da streetsyle, fashion, trendy, esclusivi, che poi hanno tutte, perché la moda è quella. Significa anche interpretare, come ho detto prima, giocare, studiare, non avere la pappa sempre scodellata.
Così ho preso una gonna comprata in un negozietto vintage qui a Milano l’anno scorso, una maglietta regalatami da una mia amica delle Elementari, che era penso di sua nonna o di una sua parente, un foulard avuto in omaggio da qualche ufficio stampa e un golfino preso a saldo da H&M.
E siamo andati a scattare in una casa in costruzione (per arrivarci una fattispecie di bosco caratterizzato da erbe secche e appuntite, e tacco dodici, ma ne è valsa la pena), dalla quale si vedeva non dico tutta, ma buona parte dell’isola.
Ci sono dei momenti in cui mi scordo di soffrire di vertigini, e quei momenti sono quando mi concentro sulla bellezza, mi focalizzo. In quel caso c’era il mare, c’era il fascino di una casa che forse un giorno potrebbe abitare qualcuno, c’era la meravigliosa consapevolezza d’essere una me stessa lontana da eventi e sfilate con degli abiti senza cartellino, che hanno vissuto la loro storia.
C’era una storia.
Sto amando sempre più essere “me stessa”, indossare i miei vestiti. Ok, un bel completo Stella McCartney o Valentino in prestito non mi farebbero schifo, ma come sempre e con tutti, ci vuole quel famoso “un po’ e un po'”.
Ma ora va così.

Tutto vintage
Valigia superlight Mandarina Duck
Special guest: Gatto Luigi

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luigi copia luigi meluigi

Comments are closed.
  1. Marzipan

    5 September 2014 at 14:00

    I tuoi post non deludono mai, cosi’ come i tuoi outfits Lucia 🙂 sempre meravigliosa. Ps. Mi hai fatto venir voglia di andare a spiare i tuoi primi post!

    • Lucia

      6 September 2014 at 8:20

      grazie!

  2. Sabrina

    6 September 2014 at 5:09

    Ti confesso che io i tuoi primi post ero andata a guardarli, quando ho scoperto il tuo blog, e mi piaceva il tuo stile perché sapeva di autentico, di cose indossate nella quotidianità.
    La gonna che indossi è bellissima, perfetta abbinata alle scarpe.
    Buona giornata
    Sabrina

    • Lucia

      6 September 2014 at 8:20

      grazie, le cose vecchie sono sempre belle 🙂

  3. Vittoria

    7 September 2014 at 18:48

    Forse questo e’ uno dei tuoi post più belli, almeno a mio giudizio le foto, i vestiti, i colori ma soprattutto le parole hanno spessore.
    Brava

    • Lucia

      8 September 2014 at 9:39

      grazie mille Vittoria 🙂

  4. anatomiedesmots

    8 September 2014 at 9:42

    Sono arrivata al tuo blog dietro segnalazione di mio marito. Che dire? A lui i miei ringraziamenti e a te i miei complimenti !! Pure la rima ;))

    • Lucia

      8 September 2014 at 16:04

      ma grazie di cuore (a te e a tuo marito)
      benvenuta :)))

  5. Michele Curci

    11 September 2014 at 20:00

    outfit molto particolare,lo adoro !!!
    http://justnaturaltouch.com/