Villa Azzurra

Villa Azzurra

SAMSUNG CSC Come al solito non era mica in programma. Il fatto è che giro in motorino in quel di Syros e ad un certo punto sulla sinistra mi trovo quella che è diventata la mia dipendenza: casa abbandonata numero n.
Mica una casa qualunque, una sorta di palazzo su due piani mezzo distrutto, con buona parte del soffitto, del terrazzo principale, e del tetto cadenti. Assi di legno colorati e non venir giù da ovunque.
“Sarà pericoloso?”.
Certo che è pericoloso.
Vado.
Vado con la gonnellina di jeans, la camicetta gialla, e il mio costumino bianco con il quale non posso farci il bagno perché a contatto con l’acqua diventa carta velina, e che è macchiato irreversibilmente di blu sul lato B. Ma mi piace talmente tanto che me lo metto lo stesso (e ci faccio il bagno quando al mare non c’è nessuno).
Me lo metto anche se infilandomi costumi da nonna Pina, in genere, quelli “sgambati a pantaloncino” mi viene il segno del costume altezza non dico metà coscia ma quasi.
L’effetto non è bellissimo, ma io non ci sono mai stata dietro ai segni del costume (tira giù i laccetti davanti, slaccia sulla schiena…). E con il mio costume con un Bambi fake fantozziano (ha la nuvola pure lui) sono andata a scoprire quella pericolante meraviglia.
Sarà sicuramente stata di qualche riccone proprietario di barche, voglio immaginarmi che ci abitassero una signora dai capelli neri tirati su, con la mamma dai capelli bianchi racchiusi in uno chignon, e il marito quasi sempre vestito come un generale per motivi non ben definiti. Il figlio invece, se ne sarebbe andato via tempo addietro per andare a studiare ad Atene. Nella sala ci sarebbe stato un tappeto enorme, e uno specchio altrettanto grande, in più una maxi credenza in ciliegio dove sarebbero stati bicchieri di cristallo per il whiskey (avete visto la bellezza delle decorazioni?), la camera invece sarebbe stata quella con un mini balconcino affacciato non sulla strada, sarebbe stata la stanza del figlio poi trasformata in camera degli ospiti; insomma, le stanze per dormire tutte al piano di sopra, di sotto invece due bagni, uno studio e un’altra sala ma più piccola.
E poi un giorno quella famiglia sarebbe decaduta in miseria e la casa sarebbe passata a chi in miseria c’era già: gente di passaggio in cerca di un tetto non sicuro per una notte o poco più. O ad amanti avventurosi, o a curiosi diurni come lo siamo stati noi.
Non sono la persona da voler desiderare case, preferisco desiderare viaggi (e in questo preciso momento una moto), ma quella casa lì, Villa Azzurra, mi piace immaginare che si chiami così, l’avrei comprata anche così, tutta rotta, come le scarpe delle Befana.
Giusto per poter sapere di possedere una meraviglia.

Costume Asos
Gonna P.A.R.O.S.H.
Camicia vintage
Scarpe Superga
Telo mare Sun of a Beach SAMSUNG CSC SAMSUNG CSCSAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC SAMSUNG CSC

Comments are closed.
  1. Desirèe

    30 September 2014 at 7:51

    stupende queste foto!!!!

    http://www.thefashionprincess.it/

    • Lucia

      30 September 2014 at 8:07

      grazie <3

  2. cristiana

    1 October 2014 at 6:23

    :O una location favolosa ..ma hai rischiato un crollo significativo dell intonaco.. il telo morbido e pavonato è un amore.