Altolà sole (e anche sudore)

Altolà sole (e anche sudore)

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Non so cosa sia successo quest’anno ma di sole, mare, amore non me ne frega una mazza. Voglio dire, sono al mare da una settimana circa e 1) non sono nemmeno andata al mare tutti i giorni, 2) quando mi ci sono recata (espressione penso mai usata in vita mia) l’ho fatto o alle 18 o meglio ancora alle 21, bagno in notturna.
Molto bene Lucia.
Tuttavia nella mia pochette da mare i prodotti ce li ho messi, anche più di quelli che ho fotografato, volevo solo far passare il concetto che non sono proprio una scappata di casa dal punto di vista “prodotti di bellezza”. E si scoprì che non ne usai manco mezzo (no mi impegnerò, promesso).
Perciò ringrazio giornali, tv e amiche che ogni anno a giugno s’impegnano coralmente, di comune accordo, a farmi il lavaggio del cervello sul portare cose utili al mare per la mia salute e bellezza.
Ringrazio inoltre l’attuale meteo milanese, come già detto da me amato, che mi ha spinta a continuare la tradizione dello stare a casa con la copertina (ok, qui senza) poiché invece che andare a cuocermi sotto il sole sto qui e dormo, e anche parecchio. Poi mi alzo, mi faccio la doccia, mangio e scrivo quello che c’è da scrivere.
Forse prima o poi mi verrà voglia di abbronzarmi e di stare più di dieci minuti fissa sotto i cocenti raggi d’agosto.
Deve venirmi voglia, devo usare i miei prodotti, mica per altro, ma se poi torno con la Easyjet e sforo i 20 chili sono cazzi (non ho ancora fatto il biglietto di ritorno, è tutto dire).
In realtà per adesso mi sono solo messa per quindici minuti (vestita) seduta sulla sedia qui in cortile, alle 5 del pomeriggio, e per tale operazione ho usato un solo prodotto (ok, ho peccato), mi sono spalmata le labbra di Uriage, effetto omino Tabù.
Ma ho tempo per diventare come Cannelle delle Morositas, tanto per stare in tema di pubblicità. Voglio essere fiduciosa.
No, ok, la verità è un’altra: ieri ero in macchina a fare dei giri, e dato che il mare non era previsto non ho preso manco il telo, figurarsi i solari, poi è successo che visto il caldo mi sono detta “facciamo un bagnetto veloce” di un’ora e mezza. Ovviamente senza solari, né nulla, solo con un costume intero da nonna Belarda.
Risultato: spalle e décolleté abbrustolite a prova di cottura uovo.
A costo di arrivare a fine agosto e buttarmi addosso a caso due bocce di creme protezione cinquanta non torneranno a Milano con me.
Promesso.

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