Colpi di testa

Non mi piacciono le foto al buio, e nemmeno nel momento in cui il sole va a dormire. Non mi piace il flash, in generale. Perché mettere un luce artificiale ad un paesaggio che anche se al chiar di luna brilla comunque di luce propria (anche se poi in foto non si vede?).
Però le abbiamo fatte lo stesso. A Kticados, Tinos, Grecia. Avevo i capelli lunghi, non mi riconosco già più, e non perché nel frattempo mi sia fatta la frangia, ma perché nel mentre ho preso un’altra decisione, e si chiama Jean Seberg.
In settimana tornerò dal mio parrucchiere, che giustamente penserà sia pazza, per dirgli di tagliarmi i capelli corti, cortissimi. Più corti di una qualsiasi misura standard da uomo, dato che adesso gli uomini in media tengono i capelli non proprio rasati, anzi (barba esclusa).

La verità è che sto facendo una rivoluzione: donna con capello lungo non è necessariamente sexy. Una donna con pochi centimetri sulla testa (ma tanti nella testa) può essere ugualmente femmina. È tutta questione di testa, per l’appunto.
Dicono che una donna che cambi i capelli cambi vita, io allora cambio vita una volta al mese.
“Non tagliarti i capelli, ti pentirai”. Amen.
“Stai tanto bene così la frangia, non lo fare”. Lo farò, ho sempre fatto di cranio mio. A stare a sentire i più manco la frangia mi sarei dovuta fare. La gente ha paura dei cambiamenti.
“Se lo fai hai le palle”. Allora avrò le palle.
I capelli sono capelli, ricrescono, e sono lo strumento primo contro la noia. Basta una forbice, un colpo di colore e sei meravigliosamente diversa.
Da questo momento in poi vedrete outfit-post con tre-quattro diversi tagli, ecco, non sono altrettante parrucche, solo altrettanti colpi di testa.
E magari prima di partire per la Grecia mi farei anche un altro piccolo tatuaggio.