Quei tutorial di bellezza “utili”

Quei tutorial di bellezza “utili”

Mi mancano i miei video, mi mancano i video in generale, io amo la telecamera, è come avere il pubblico del teatro concentrato in una mini lucina.
È che sono egocentrica, e su questo non ci piove, e poi mi diverto, da morire. Se fosse per me farei solo video.
Ieri stavo facendo delle ricerche su Youtube per uno dei miei post, e i miei voli pindarici hanno toccato video di economia, e per me l’economia può tranquillamente essere una torta al cioccolato di un (ec)onom-astico, di fashion blogger famose o meno, di gatti che svegliano i padroni e di beauty blogger.
Ora, ho “scoperto” che le beauty blogger non sono quelle di Youtube, che si chiamano invece Youtubber o Vlogger; è che con tutto questo caos di qualifiche e nomi io scusate, ma non ci sto dietro, quindi che beauty blogger siano, anche se sono teoricamente altra cosa. Chi è contrario addio.
Per cortesia, per quanto mi riguarda chiamatemi come diavolo vi pare, anche scema (almeno i dottori si chiamano dottori).
Ieri, dopo tutta la scorpacciata di Youtube mi sono sentita di dire anche io qualcosa sul Tubo. Ovviamente di dire qualcosa senza trucco e con le labbra screpolate da un rossetto scaduto.

Le ragioni per cui amo le beauty blogger/youtubber sono diversi:
1. Io amo il fatto che ci parlino per 9/9 delle loro vite (perché?) totalmente a caso, sottintendendo che discutendo di una crema antirughe ci potrebbero interessare divagazioni sulla propria vita coniugale, scolastica e lavorativa. E il più delle volte è vero, uno le ascolta con un tale interesse che pregherei tutti i santi numi dell’Olimpo per dirmene la provenienza e le ragioni.
2. Io amo i loro set casalinghi. I set casalinghi sono la regola, sono quell’amatoriale che ci deve essere per forza se si parla di un intruglio benefico per le rughe, di un siero anti macchie, di un mascara miracoloso.
3. Io le amo perché costringono milioni di donne a mettersi in faccia pezzi di carne umana “perché fa bene alla pelle”, perché ci fanno andare al supermercato chiedendo ai poveri malcapitati cose che in realtà non esistono. Esistono solo se le compri sul sito www.robachenonesiste.eu.
4. Io le amo perché 9 volte su 10 si presentano con quei trucchi che per mandarli via ci vogliono 19 tubetti di latte detergente, anche se il tutorial è “un look acqua e sapone” (sì, acqua e sapone per cancellare il look).
5. Io le amo perché stanno tredici ore a spiegare una cosa da trenta secondi, ma nonostante questo fungono da calamite, non ti fanno staccare dallo schermo. Le amo perché in un mondo in cui parliamo per numeri contati di caratteri, loro non hanno il dono della sintesi.
Ecco una mini parodia totalmente improvvisata che ho imbastito in dieci minuti, in un momento di pausa-scrittura.
E adesso, come direbbe Gianluca Vacchi (paura): “Enjoy!”

*Se vuoi anche tu che Lucia Del Pasqua interpreti più spesso e professionalmente il ruolo della bischera davanti ad una telecamera please contact her.
Sono aperta a richieste lavorative dalle Iene, Il Testimone, Sanremo, nuove produzioni in generale, Il Bagaglino, Mai dire Goal, Mai dire Banzai, Quelli che il calcio, Mila e Shiro, Renzo e Lucia, Canzonissima, Il Carosello, Beautiful, Forza Quattro, Proposal Planner, La Corrida. Ect, etc, etc.

 

 

Comments are closed.
  1. Federica Fila

    7 June 2014 at 10:06

    Meno male che esistono ahah 🙂

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  2. Francesca

    13 June 2014 at 1:10

    mi pieghi! davvero, sei sempre la più ganza