Com’è bello limonare sotto un cielo stellato

Non ho ancora capito le mie tempistiche, la libertà che si pigliano i bottoni del cervello di accendersi e spegnersi quando pare a loro, non ho capito perché la mia coerenza continua a latitare.
Nel senso: quand’è che decido che voglio fare un pendant e quando di voler fare l’opposto? Come? E perché non riesco a decidermi ad avere uno stile? Ed infine, vista la raffica di domande, mi sto reincarnando in Lucia Bruzzone?.
Esempio lampante P.A.R.O.S.H.: “imbastisci due look per l’e-commerce”, mi dissero. E io feci ” a caso” il primo, e quasi matematicamente il secondo.
Mah.
Se mai dovessi andare da uno bravo gli potrò dire tranquillamente che la consapevolezza d’essere bipolare c’è, ma la fierezza pure. Alla fine mi garba essere non in un solo modo.
Domanda da Fashion TV durante la settimana della moda: “Lucia, perché hai scelto questo look?”
“Ho scelto questo look perché quando mi piace fare completi godo nel raggiungere la coerenza cromatica e spezzarla con un colore inaspettato”.
In più non ho la più pallida idea di quale sia il colore dell’estate, ed effettivamente non so se sarà il mio “colore definitivo”, ma il giallo limone che t’acceca è uno dei miei preferiti, per lo meno fino ad ora.

Alle Scuole Medie mi dissero che i colori caldi stavano bene con quelli freddi, tipo il rosso con il blu, l’arancione con il verde, il giallo con il blu, appunto. Il limone con il cielo stanno da dio insieme, se ci aggiungi un tocco di rosa che non so se sia un fucsia, un malva o un viola, ancora meglio.
La prof Belardini aveva ragione.
Ah com’è bello limonare sotto un cielo stellato.