Quel giorno pioveva ecstasy

Per me le bozze sono sempre un casino: o me le dimentico del tutto, o le lascio lì fino a data tbd e poi in preda ai sensi di colpa le pubblico, o quando arriva il giorno che le vedo non è che le elimino (perché mi dispiace), ma le lascio lì all’infinito.

Questa “bozza” risale alla fashion week, e non è manco la sola di “codesto periodo”, è pure accompagnata da un’altra, al cui interno terzi che c’hanno sbirciato hanno osato dire che il “paio di guanti da donna delle pulizie” indossati dalla sottoscritta rappresentasse la cosa meno sexy dell’universo (non è vero, vedrete, prima o poi).
Ok, io stavolta prendo coraggio e pubblico una bozza.
La pubblico con orgoglio perché mi fa esclamare: “Ero normale!”. Ho avuto il coraggio di vestirmi da una persona normale durante la fashion week, e la mia normalità è stata pure premiata da fotografi di streetstyle, che evidentemente sotto effetto di droghe pesanti hanno fotografato me, una vestita con un paio di jeans e una felpa.
Quel giorno cadevano gocce di ecstasy dal cielo e dal terreno evaporava MDMA. Tra l’altro la temperatura era pure più calda del normale e i miei piedi non m’hanno fatto manco male. Forse, senza saperlo, è stato il giorno del giudizio.

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