Al passo con i non-tempi

Al passo con i non-tempi

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Non so, evidentemente il pianeta Terra è fatto di tante scatoline, che puoi decidere di aprire o meno, perché tra le scatole c’è un corridoio dove comunque puoi camminare in santa pace senza dover sbirciare da una parte all’altra. Il corridoio, insomma, è per chi sta bene così, per chi gode accontentandosi. In realtà, secondo me, sarebbe cosa degna d’ogni curioso spirito umana aprire qualche scatolina, anzi, aprirne il più possibile. Farebbe benissimo al cervello e al cuore, farebbe bene a tutti e due.

Pochi giorni fa a Parigi, ho deciso d’aprire casualmente una scatolina, una vecchia scatolina, perché sono stata attratta da quelli che una volta erano colori, ora de-colori, da quell’odore di chi, o cosa, ne ha viste tante, da un camicie da dottore indossato da un simpatico Geppetto parigino. E chissà se lì dentro, da qualche parte, ci sarà poi stato Pinocchio.

È stato come quando apri una delle tre porte magiche, come quando nella Storia Infinita ti trovi in un altro mondo dopo aver trapassato una membrana molle. Io mi sono trovata lì, nella libreria H. Picard & Fils (126, Rue du FG-Saint-Honoré) vestita come nessuno si veste più. Voglio dire, ero perfettamente al passo con quel non-tempo in quel non-luogo. Là dove c’erano libri vecchi, antichi, fiabe per bambini con illustrazioni da cui pareva uscire la mano del disegnatore, sì, io l’ho vista, enciclopedie, ricettari in latino, novelle in italiano, altre cose assurde in francese. Storie di navi, aerei, cartine geografiche, polvere (magica), e casa mia. Era un po’ come stare a casa mia, o della nonna Tina, nella sua sala, che odorava inevitabilmente di vecchio.

“Possiamo fare foto?” Certo.
Possiamo farle una foto?” Certo. E poi Geppetto è sparito per ri-palesarsi senza occhialetti in punta al naso e senza camice da dottore.
Oddio qui si può fare tutto ciò che sarebbe normale. Nessuno lì aveva paura. Quella tensione perenne, quell’ansia di dover esporsi e di esporre le cose lì dentro. Se pensi che se vai da H&M (che ha tutti gli abiti sul sito, tra l’altro) e non puoi fare le foto, e lì invece sì, capisci di quanto vinca questa mini libreria in centro a Parigi.
“Posso accarezzare il cane?” Ovvio.
“Posso prendere questo libro?” Può prendere e vedere quello che vuole.
“Posso mandarle una mail quando esce il mio post?” No, cioè, sì, nel senso che io non so come funziona, ma tanto c’è mia figlia.

Non so, forse abbiamo speso un paio d’ore in quella libreria, a sfogliare incomprensibili pagine in francese, ad accarezzare copertine simil-vellutate, ad ascoltare il medico Geppetto parlare in francese, consapevole noi fossimo italiane. Chissà che c’avrà detto. A lui in realtà non importava capissimo il senso esatto delle parole, ma il senso generale di dove noi avessimo il privilegio di stare in quel momento.
Lui ha deciso di regalarci un pezzettino di felicità con le sue (non) spiegazioni, con la sua semplicità, con la sua passione. Ce l’ha regalata proprio perché lui faceva tutto quello che faceva in maniera inconsapevole, naturale, senza intenti di venderci qualcosa, senza fini commerciali. Il tempo è prezioso, come quei libri, e lui ce l’ha dedicato.
Penso che riaprirò presto quella scatolina, la prossima volta che tornerò a Parigi.

Abito Albino
Pelliccia e borsa P.A.R.O.S.H.
Occhiali Sunboo
Bracciale Michael Kors

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Comments are closed.
  1. Guapita Tondita

    4 February 2014 at 13:01

    Si ma l’ultima foto io la voglio stampata a poster 2 mt per 130 da mettere in salotto. Posso? Te lo chiedo visto che sei nel mood parigino, magari la risposta è Sì…

    • Lucia

      4 February 2014 at 13:03

      Ahahahahahahha SI’!

  2. Marta

    5 February 2014 at 16:54

    bel post, certo che a vivere a Parigi devono venirti parecchie idee come foto e outfit, peccato che le blogger parigine più famose invece siano molto terra terra

  3. Chiara

    6 February 2014 at 16:32

    No vabbè ma quanto è bello questo abito?….. Il colore è meraviglioso.
    invidia nera 🙂

  4. Clo

    9 February 2014 at 21:27

    Che bello tutto, tu, il luogo, il signor Geppetto, le foto , Parigi, ah Parigi, che città meravigliosa…
    Hai proprio ragione il tempo è il vero bene, un po’ come diceva Seneca..
    E’ sempre bello passare di qua