Un rossetto può salvarci?

Un rossetto può salvarci?

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Un buon rossetto espanso con grazia e gusto sulle labbra di una donna può  farla diventare a volte più attraente, più simpatica e persino sfrontata nella sua conturbante bellezza davanti al pericolo.
Mia figlia, Lucia, ha proprio la cultura del rossetto, che ai nostri giorni è arrivato ad un plus della cosmesi; lei infatti dedica quotidianamente del tempo a questa pratica di grazia, insomma, fa parte della sua vita. Anche se esce solo per fare un po’ di spesa, non dimentica mai di mettere il rossetto.

Questo prodotto cosmetico fu utilizzato per la prima volta da Cleopatra, già donna affascinante per la colorazione intensa che le piaceva mettersi sugli occhi. E fu proprio il suo un charme che ammaliò Giulio Cesare ed Antonio. Solo con la Regina Vittoria il rossetto fu relegato come una pratica delle prostitute, con un po’ di ragione, non avendone  una “cultura adeguata”. Con la metà del secolo scorso questo cosmetico diventò un accessorio fondamentale per il trucco delle attrici ed anche degli attori (Rodolfo Valentino docet) e fu loro merito se tale usanza incominciasse ad essere adottata dalle signorine e signore degli anni trenta.
Anche mia madre, come sua sorella, usarono il rossetto fino ai loro ultimi giorni di vita; sarò stato blasfemo, ma avendo capito che il rossetto era per mia madre una componente della sua eleganza e stile di vita, quando lei ci lasciò misi in una tasca del suo tailleur un suo rossetto. Questa sua eleganza,ne sono più che convinto, le garantì particolare attenzione da parte di un ufficiale tedesco nel momento di una perquisizione  nella fattoria in cui mia madre era sfollata. Andò tutto a buon fine anche perché quello che cercava non c’era e prima di congedarsi baciò rispettosamente la mano di mia madre.

E’ proprio vero che un rossetto, dato con cura e con una certa dose di malizia, dona più fascino a donne, che diventano ancora più attraenti, ammaliando intere generazioni: quella di mio padre con “Gilda”, Rita Hayworth, e quella mia, con Marilyn Monroe. Di questa mi ha colpito un suo pensiero, davvero acuto: “Non è il viso che colpisce, ma le espressioni, non è il corpo che ci piace, ma il modo in cui si muove, non è spesso l’aspetto fisico che ci attrae, ma sono i modi di fare di una persona”.

Rossetto: Rouge Allure Velvet di Chanel

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  1. Air Jordan 6 Champagne

    27 June 2014 at 2:25

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